Investing.com – L’euro è in salita contro il dollaro USA questo mercoledì, mentre gli investitori attendono l’esito del vertice di politica monetaria della Fed di oggi.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,2318 il massimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 1,2308 in salita dello 0,03%.
Supporto a breve termine a 1,2224, minimo di lunedì e resistenza a 1,2389, massimo di giovedì.
I mercati attendono l’esito del meeting di politica monetaria della Federal Reserve previsto per questo mercoledì, nella speculazione un possibile intervento da parte della banca centrale.
Il sentimento del mercato ha risentito dei dati che mostrano un calo dell’attività manifatturiera cinese, al minimo degli ultimi 8 mesi; un dato che ha riacceso i timori verso un rallentamento della seconda economia globale.
I guadagni dell’euro sono limitati dai timori che l’intervento della BCE sia meno deciso del previsto, e che deluda le aspettative dei mercati.
Le aspettative verso l’annuncio di nuove misure da parte della BCE per arrestare la crisi del debito che imperversa nella zona euro, sono aumentate dopo che il Presidente Mario Draghi si è impegnato a fare tutto il possibile per preservare la moneta unica.
L’euro è in salita contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in salita dello 0,10% a 0,7856 ed EUR/JPY in salita dello 0,05% a 96,17.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati sull’occupazione non agricola mentre l’ISM rilascerà un report sull’attività manifatturiera USA.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,2318 il massimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 1,2308 in salita dello 0,03%.
Supporto a breve termine a 1,2224, minimo di lunedì e resistenza a 1,2389, massimo di giovedì.
I mercati attendono l’esito del meeting di politica monetaria della Federal Reserve previsto per questo mercoledì, nella speculazione un possibile intervento da parte della banca centrale.
Il sentimento del mercato ha risentito dei dati che mostrano un calo dell’attività manifatturiera cinese, al minimo degli ultimi 8 mesi; un dato che ha riacceso i timori verso un rallentamento della seconda economia globale.
I guadagni dell’euro sono limitati dai timori che l’intervento della BCE sia meno deciso del previsto, e che deluda le aspettative dei mercati.
Le aspettative verso l’annuncio di nuove misure da parte della BCE per arrestare la crisi del debito che imperversa nella zona euro, sono aumentate dopo che il Presidente Mario Draghi si è impegnato a fare tutto il possibile per preservare la moneta unica.
L’euro è in salita contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in salita dello 0,10% a 0,7856 ed EUR/JPY in salita dello 0,05% a 96,17.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati sull’occupazione non agricola mentre l’ISM rilascerà un report sull’attività manifatturiera USA.