Investing.com - Il dollaro mantiene i guadagni contro le altre principali valute questo venerdì, gli investitori sono in attesa del report mensile sull’occupazione non agricola USA previsto nel corso della giornata, dopo una serie di dati misti di ieri.
Il cambio EUR/USD è stabile a 1,1902.
Il biglietto verde si è indebolito sulla scia dei dati di ieri che hanno rivelato un aumento della spesa dei consumatori minore del previsto a luglio, mentre l’inflazione annua è cresciuta al tasso più lento dalla fine del 2015.
In un secondo report si legge che le vendite di case in corso sono inaspettatamente scese il mese scorso.
Positivi invece i dati del Dipartimento per il Lavoro USA secondo cui le nuove richieste di sussidio di disoccupazione sono aumentate meno del previsto la scorsa settimana.
Intanto, il sentimento sull’euro resta fragile tra le voci secondo cui un numero crescente di funzionari della Banca Centrale Europea sono preoccupati per la recente forza della valuta.
Il cambio GBP/USD è stabile a 1,2920, con i mercati che sembrano non aver tenuto conto dei dati che hanno mostrato che l’attività manifatturiera britannica ad agosto è inaspettatamente salita al massimo di quattro mesi.
Intanto, Michel Barnier, a capo delle trattative sulla Brexit con l’Unione Europea, ieri ha dichiarato che non sono stati compiuti “progressi decisivi” al termine del terzo round di trattative a Bruxelles.
Lo yen e il franco svizzero sono deboli, con la coppia USD/JPY su dello 0,09% a 110,08 ed il cambio USD/CHF in salita dello 0,19% a 0,9608: la domanda di investimenti rifugio si è indebolita nonostante le nuove tensioni diplomatiche tra Stati Uniti e Russia.
Sono emerse nuove tensioni quando gli Stati Uniti hanno chiesto alla Russia di chiudere il consolato a San Francisco e due edifici diplomatici a Washington e New York come ritorsione per la decisione di Mosca di ridurre la presenza diplomatica statunitense in Russia.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD giù dello 0,20% a 0,7930 ed il cambio NZD/USD che scende dello 0,31% al minimo di quasi tre mesi di 0,7132 della seduta precedente.
Intanto, il cambio USD/CAD è stabile a 1,2482.
Gli investitori continuano a seguire da vicino gli sviluppo sul mercato del greggi statunitense, con la Costa del Golfo in difficoltà poiché le raffinerie sono ancora chiuse.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,08% a 92,66 alle 05:20 ET (09:20 GMT).