Investing.com - La sterlina è pressoché invariata contro il dollaro questo mercoledì dopo i dati che hanno mostrato un’impennata della crescita del settore dei servizi britannico al massimo di otto mesi ad aprile, mentre gli investitori restano cauti in vista delle elezioni parlamentari di domani.
Il cambio GBP/USD si è attestato a 1,5189, in lieve rialzo da 1,5160 registrato prima dei dati.
L’agenzia di ricerche di mercato Markit ha dichiarato che l’indice dei direttori acquisti per il settore dei servizi è salito a 59,5 ad aprile da 58,9 di marzo. Gli economisti avevano previsto un calo a 58,5.
Una lettura inferiore a 50,0 indica una riduzione dell’attività, mentre una lettura superiore a tale livello implica un aumento.
I dati positivi hanno contribuito a ridurre i timori per un rallentamento dell’economia scatenati dai dati che hanno rivelato un indebolimento nel settore manifatturiero ed in quello edile ad aprile e dal report che ha mostrato una crescita economica di solo lo 0,3% nel Regno Unito nel primo trimestre.
Il report mostra che i prezzi delle imprese del settore dei servizi sono scesi per la prima volta negli ultimi sei mesi e hanno toccato il minimo di oltre tre anni, riducendo le possibilità che la Banca d’Inghilterra possa alzare i tassi quest’anno.
Gli investitori attendono l’esito delle elezioni parlamentari di domani che potrebbero portare al cosiddetto parlamento senza maggioranza assoluta, e dunque ad una coalizione instabile che potrebbe pesare sulla crescita.
Intanto, la sterlina scende contro l’euro, con la coppia EUR/GBP su dello 0,28% a 0,7385.
La moneta unica è stata sostenuta dalla notizia che il rendimento dei bund a 10 anni tedeschi è salito al massimo quest’anno, riducendo il gap con i bond a 10 anni USA.
L’euro è stato incoraggiato inoltre dai dati che hanno mostrato che l’attività del settore privato della zona euro è rimasta solida ad aprile, segnale che l’economia della regione sta riprendendo lo slancio.
L’indice finale PMI composito della zona euro è risultato pari a 53,9 ad aprile, in salita dalla lettura preliminare di 53,5 e poco al di sotto del massimo di 11 mesi di marzo di 54,0.
In un secondo report si legge che le vendite al dettaglio nella zona euro si sono ridotte dello 0,8% a marzo, più dello 0,7% previsto.
Il dollaro resta sotto pressione dopo gli ultimi dati commerciali statunitensi da cui risulta che l’economia potrebbe aver subito una contrazione nel primo trimestre.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,30% a 94,97, riavvicinandosi al minimo degli ultimi due mesi di 94,47 segnato giovedì scorso.
Gli investitori attendono il report ADP sui nuovi posti di lavoro del settore privato, previsto nel corso della giornata, in vista del report governativo di venerdì, e seguiranno da vicino il discorso della Presidente della Federal Reserve Janet Yellen per avere maggiori indicazioni sulla tempistica di un aumento dei tassi di interesse.