Investing.com – La sterlina è salita contro il dollaro stamane, vicina al massimo di 8 mesi con i dati deludenti del PIL USA nel primo trimestre che continuano a pesare sul biglietto verde, ma i guadagni della sterlina restano limitati negli scambi più cauti.
Durante la mattinata europea, il cambio GBP/USD ha toccato 1,6297, il massimo dal 31 agosto; successivamente il cambio si è attestato a 1,6283, in salita dello 0,13%.
Supporto a 1,6152 minimo di venerdì e resistenza a 1,6422, massimo del 30 agosto.
Il Dipartimento per il Commercio USA ha dichiarato che il PIL USA ha mostrato una crescita del 2,2% nel primo trimestre, deludendo le aspettative di una crescita del 2,5%.
I dati deludenti hanno alimentato aspettative che la Fed introdurrà ulteriori misure di allentamento monetario per rilanciare la crescita della più grande economia mondiale. All’inizio della settimana, il presidente della Fed Ben Bernanke ha lasciato aperta la possibilità di ulteriori misure per sostenere la crescita economica dopo la riunione di politica monetaria della banca centrale, dicendo che la banca era “pronta a fare di più”, se necessario.
Intanto gli investitori restano cauti per via dei timori in Spagna, dopo che i dati ufficiali hanno confermato la recessione in atto ed una contrazione del PIL del primo trimestre dello 0,3%.
Giovedì l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha tagliato il credito a lungo termine di 2 tacche, dichiarando che la recessione contrasterà gli sforzi del governo per ridurre uno dei deficit più ampi nel blocco della moneta unica.
La sterlina è rimasta supportata nonostante i dati ufficiali che mostrano che l’economia britannica è entrata in recessione nel primo trimestre, con gli investitori che continuano a vedere al sterlina come alternativa rifugio all’euro.
La sterlina è salita al massimo di 22 mesi contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,21% a 0,8130.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati del governo sull’IPC delle spese personali core, seguito da un report sull’attività di Chicago.
Durante la mattinata europea, il cambio GBP/USD ha toccato 1,6297, il massimo dal 31 agosto; successivamente il cambio si è attestato a 1,6283, in salita dello 0,13%.
Supporto a 1,6152 minimo di venerdì e resistenza a 1,6422, massimo del 30 agosto.
Il Dipartimento per il Commercio USA ha dichiarato che il PIL USA ha mostrato una crescita del 2,2% nel primo trimestre, deludendo le aspettative di una crescita del 2,5%.
I dati deludenti hanno alimentato aspettative che la Fed introdurrà ulteriori misure di allentamento monetario per rilanciare la crescita della più grande economia mondiale. All’inizio della settimana, il presidente della Fed Ben Bernanke ha lasciato aperta la possibilità di ulteriori misure per sostenere la crescita economica dopo la riunione di politica monetaria della banca centrale, dicendo che la banca era “pronta a fare di più”, se necessario.
Intanto gli investitori restano cauti per via dei timori in Spagna, dopo che i dati ufficiali hanno confermato la recessione in atto ed una contrazione del PIL del primo trimestre dello 0,3%.
Giovedì l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha tagliato il credito a lungo termine di 2 tacche, dichiarando che la recessione contrasterà gli sforzi del governo per ridurre uno dei deficit più ampi nel blocco della moneta unica.
La sterlina è rimasta supportata nonostante i dati ufficiali che mostrano che l’economia britannica è entrata in recessione nel primo trimestre, con gli investitori che continuano a vedere al sterlina come alternativa rifugio all’euro.
La sterlina è salita al massimo di 22 mesi contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,21% a 0,8130.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati del governo sull’IPC delle spese personali core, seguito da un report sull’attività di Chicago.