Investing.com - Il biglietto verde è in calo contro il dollaro canadese questo martedì, dopo i dati ufficiali che hanno mostrato un aumento delle vendite nel settore manifatturiero ad un massimo record a luglio.
Il cambio USD/CAD è in calo dello 0,44% a 1,1005, il minimo dallo scorso giovedì.
Supporto a 1,0975 e resistenza a 1,1070, massimo della seduta.
Il dollaro canadese si è rafforzato dopo che Statistics Canada ha riportato che le vendite del settore manifatturiero sono salite del 2,5% a 53,7 miliardi di dollari canadesi a luglio, superando il precedente record di 53,2 miliardi di dollari canadesi toccato nel luglio 2008. Gli economisti avevano previsto un aumento dell’1,0%.
I dati positivi sono dovuti principalmente all’aumento delle vendite dei mezzi di trasporto e dei metalli primari utilizzati nelle industrie.
I mezzi di trasporto hanno registrato un aumento del 10,3% a 10,1 miliardi di dollari canadesi a luglio, mentre le vendite dei metalli principali hanno segnato un aumento del 4% a 4,2 miliardi di dollari canadesi.
I dati ufficiali hanno mostrato che l’IPP è rimasto invariato lo scorso mese, contro le aspettative di un aumento dello 0,1%, dopo un aumento dello 0,1% a luglio.
L’IPP core, che esclude la componente di alimentari ed energia ha segnato un aumento dello 0,1% ad agosto, in linea con le aspettative, dopo un aumento dello 0,2%.
Il biglietto verde nelle ultime settimane è stato supportato dalle aspettative verso un aumento dei tassi di interesse USA, in attesa del vertice di mercoledì.
La Fed dovrebbe tagliare di altri 10 miliardi di dollari il suo programma di acquisti di stimolo durante il vertice della prossima settimana, riuscendo quindi a chiudere il programma entro ottobre, per poi alzare i tassi di interesse intorno alla metà del 2015.
Il loonie è in salita contro l’euro, con EUR/CAD in calo dello 0,38% a 1,4250.
L’euro è andato sotto pressione dopo i dati che hanno mostrato che il sentimento economico tedesco ha continuato a peggiorare questo mese, scendendo al minimo dal dicembre 2012.
L’Istituto ZEW ha dichiarato che il calo è dovuto all’aumento dell’incertezza sulle prospettive economiche tedesche seguita all’applicazione delle sanzioni alla Russia e alle prospettive deludenti per l’economia della zona euro.