30 settembre (Reuters) - Le borse dell'area Asia-Pacifico si sono mosse in modo frammentario e divergente.
Ad Hong Kong e in Giappone hanno prevalso le preoccupazioni per la crisi politica in corso nell'ex colonia britannica. Sulle altre piazze è prevalso uno spirito attendista anche in vista del fine mese.
Intorno alle 9,00 italiane l'indice Msci dell'area Asia-Pacifico, che non comprende Tokyo, scende dell'0,07%.
A HONG KONG il mercato si è mosso in deciso calo toccando il minimo degli ultimi tre mesi. Sugli investitori hanno pesato le preoccupazioni per le manifestazioni di protesta per la democrazia e il mercato rimane cauto in attesa delle decisioni che saranno prese dal governo cinese per fronteggiare la protesta. Domani e dopodomani la borsa sarà chiusa per festività. A metà seduta l'indice ha sfiorato un calo del 2%. Prada perde l'1,55%.
SHANGHAI è rimasta parzialmente immune dalle preoccupazioni per la crisi politica dell'ex colonia britannica. Gli indici CSI300 e i8l sono intorno alla parità. Sull'andamento piatto del mercato pesa anche l'attesa per la settimana di chiusura per festività che parte domani e si chiude il 7 ottobre.
TAIWAN ha chiuso piatta dopo aver sfiorato -0,9% in corso di seduta. L'indice del settore elettrico è calato dello 0,8% e il settore delle costruzioni è sceso dell'1,12%.
SEUL ha chiuso facendo segnare il nuovo minimo degli ultimi due mesi. Sugli investitori hanno fatto premio le preoccupazioni per la crisi politica a Hong Kong e le eventuali ripercussioni sull'andamento dell'economia cinese. La principale borsa ha perso il 2,3% nel corso dell'ultimo mese.
MUMBAI il mercato è rimasto piatto in attesa delle decisioni della banca centrale che probabilmente rivedrà la politica monetaria dopo aver manifestato preoccupazioni per la possibilità di raggiungere l'obiettivo di un'inflazione al 6% a gennaio del 2016.