Investing.com – Il dollaro è sceso contro lo yen questo lunedì, il sentimento del rischio è sceso nei timori sull’efficacia a lungo termine dell’accordo europeo per allentare la crisi del debito nella zona euro.
Nelle prime fasi degli scambi europei, il cambio USD/JPY ha toccato 79,50 il minimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 79,56, in calo dello 0,30%.
Supporto a 79,12 minimo del 29 giugno e resistenza a breve termine a 80,06, massimo del 23 maggio.
Venerdì i leader UE hanno convenuto di utilizzare i fondi per il salvataggio internazionale per supportare direttamente le banche, senza pesare ulteriormente sul debito nazionale, ed hanno stabilito inoltre di formare un organismo di controllo bancario per l’area dell’euro.
Oltre alla ricapitalizzazione diretta delle banche spagnole, i fondi per il salvataggio nella zona euro acquisteranno debito per contenere i rendimenti.
Ma i mercati si sono raffreddati stamane, nell’incertezza su come e quando i leader UE metteranno in pratica le nuove misure decise.
Gli investitori osserveranno inoltre il vertice della BCE fissato per questo giovedì, nelle aspettative verso un taglio degli interessi, per supportare l’economia già altalenante.
In Giappone, l’indice Tankan manifatturiero è migliorato inaspettatamente nel secondo trimestre, segnando meno 1 da una lettura di meno 4 nel trimestre precedente. Gli analisti avevano previsto che l’indice rimanesse invariato nel secondo trimestre.
L’indice Tankan non manifatturiero è salito nel secondo trimestre a 8 da una lettura di 4, contro le aspettative di un aumento a 6.
Lunedì il vice governatore della Banca del Giappone, Hirohide Yamaguchi, ha dichiarato che l’impennata dello yen dovuta al debito europeo potrebbe toccare l’economia nipponica; le affermazioni hanno spinto la speculazione verso un potenziale intervento di allentamento monetario.
Lo yen è in salito contro l’euro, con EUR/JPY in calo dello 0,65% a 100,40.
Nel corso della giornata, l’ISM rilascerà i dati sull’attività del settore manifatturiero.
Nelle prime fasi degli scambi europei, il cambio USD/JPY ha toccato 79,50 il minimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 79,56, in calo dello 0,30%.
Supporto a 79,12 minimo del 29 giugno e resistenza a breve termine a 80,06, massimo del 23 maggio.
Venerdì i leader UE hanno convenuto di utilizzare i fondi per il salvataggio internazionale per supportare direttamente le banche, senza pesare ulteriormente sul debito nazionale, ed hanno stabilito inoltre di formare un organismo di controllo bancario per l’area dell’euro.
Oltre alla ricapitalizzazione diretta delle banche spagnole, i fondi per il salvataggio nella zona euro acquisteranno debito per contenere i rendimenti.
Ma i mercati si sono raffreddati stamane, nell’incertezza su come e quando i leader UE metteranno in pratica le nuove misure decise.
Gli investitori osserveranno inoltre il vertice della BCE fissato per questo giovedì, nelle aspettative verso un taglio degli interessi, per supportare l’economia già altalenante.
In Giappone, l’indice Tankan manifatturiero è migliorato inaspettatamente nel secondo trimestre, segnando meno 1 da una lettura di meno 4 nel trimestre precedente. Gli analisti avevano previsto che l’indice rimanesse invariato nel secondo trimestre.
L’indice Tankan non manifatturiero è salito nel secondo trimestre a 8 da una lettura di 4, contro le aspettative di un aumento a 6.
Lunedì il vice governatore della Banca del Giappone, Hirohide Yamaguchi, ha dichiarato che l’impennata dello yen dovuta al debito europeo potrebbe toccare l’economia nipponica; le affermazioni hanno spinto la speculazione verso un potenziale intervento di allentamento monetario.
Lo yen è in salito contro l’euro, con EUR/JPY in calo dello 0,65% a 100,40.
Nel corso della giornata, l’ISM rilascerà i dati sull’attività del settore manifatturiero.