NEW YORK (Reuters) - Il dollaro ha toccato il massimo di sei giorni sulla scia del balzo dei tassi dei Treasuries mentre lo yen si è stabilizzato dopo che le dichiarazioni della Banca del Giappone -- che ha detto che si atterrà alla sua politica monetaria ultra-accomodante -- hanno provocato un calo della divisa nipponica sul dollaro.
La Fed, il cui meeting è in agenda la prossima settimana, dovrebbe alzare i tassi a marzo per la prima volta dall'inizio della pandemia, con gli investitori che attualmente prezzano quattro aumenti del costo del denaro nel 2022.
Mentre il mercato si prepara alla possibilità che la Fed sia più 'hawkish' del previsto, i tassi dei Treasuries sono balzati: quello del 2 anni -- che più di tutti tiene conto delle attese sui tassi nel breve termine -- ha superato la soglia dell'1% per la prima volta dal febbraio 2020. Il rendimento del titolo a 10 anni ha toccato invece il massimo di due anni.
Attorno alle 14,30 l'indice sul dollaro si rafforza guadagnando lo 0,3% circa a 95,539 ritoccando il massimo di sei giorni.
Il cross euro-dollaro cede invece lo 0,35% a 1,1366.
Mentre i prezzi del greggio hanno toccato il massimo di sette anni e i listini azionari mondiali sono in calo il rendimento del Bund decennale si avvicina alla soglia dello 0% pur senza però superarla.
"Il rendimento del Bund oltre la soglia di 0% rappresenterà un test interessante per il dollaro", ha detto Kit Jukes, responsabile strategist valutario di Societe Generale in una nota.
(Sara Rossi, in redazione a Roma Stefano Bernabei)