LONDRA, 16 luglio (Reuters) - La serie di deludenti dati macroeconomici, che ieri ha evidenziato un rallentamento della ripresa Usa, continua a tenere sotto pressione il dollaro, vicino ai minimi di due mesi rispetto al paniere delle principali valute.
L'euro resta invece ai massimi degli ultimi due mesi, dopo aver guadagnato ieri circa l'1,6%. Le preoccupazioni degli investitori si sono spostate dai problemi della zona euro all'economia Usa e alle limitate attese di crescita prospettate dalla Federal Reserve.
Gli analisti sono tuttavia convinti che un ulteriore indebolimento del dollaro rispetto ad altre valute, e specialmente rispetto all'euro, abbia poco margine.
"La correzione del dollaro può essere giustificata dalla prospettiva di ulteriore allentamento della politica monetaria della Fed, ma sul lungo termine trarrà beneficio dai flussi verso le monete rifugio" spiega Jane Foley di Forex.com.
"Se la Fed non alzerà i tassi, è difficile che la Bce lo faccia prima", aggiunge.
Intorno alle 10,40 l'euro è sostanzialmente piatto rispetto al dollaro, dopo aver toccato ieri quota 1,2955 dollari, mentre la valuta americana cede lo 0,32% contro il paniere delle principali valute <.DXY>.
ORE 10,40 CHIUSURA USA
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