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Forex, Dollaro solido aspetta Fed, yen in calo su vittoria partito al governo

Pubblicato 01.11.2021, 11:09
Aggiornato 01.11.2021, 11:18
© Reuters. Una mazzetta di banconote da 5 dollari statunitensi. REUTERS/Gary Cameron/

LONDRA (Reuters) - Il dollaro scambia vicino ad un massimo di 2 settimane e mezzo con i principali peer stamani, mentre l'inflazione in accelerazione negli Stati Uniti ha rafforzato le attese di una stretta Fed, con il Fomc che inizia la sua due-giorni domani.

Il biglietto verde viaggia verso i massimi da una settimana e mezzo su yen. La valuta giapponese, tradizionalmente un asset rifugio, si è indebolita dopo che il solido risultato elettorale del partito al potere ha smorzato i dubbi sulla popolarità del nuovo primo ministro, aumentando la fiducia in un governo stabile.

L'indice del dollaro, che misura la forza della valuta statunitense contro sei principali rivali, è poco mosso a 94,161, rimanendo vicino al picco di venerdì a 94,302, un livello che non si vedeva dal 13 ottobre.

La politica monetaria, negli Stati Uniti e altrove, è in primo piano questa settimana, con il Federal Open Market Committee che dovrebbe annunciare una riduzione degli stimoli.

Un'impennata del 4,4% nell'indice governativo delle spese per i consumi personali core - la misura più guardata dalla Fed per l'inflazione - sostiene le aspettative di mercato per un rialzo dei tassi verso la metà del prossimo anno.

I futures sui Fed funds, che tracciano le aspettative sui tassi a breve termine, scontano una probabilità del 90% di una stretta di un quarto di punto entro giugno 2022 e un altro aumento dei tassi entro il dicembre successivo.

Tali attese potrebbero essere rimesse in discussione venerdì, con il rilascio dell'osservatissimo rapporto mensile sui payroll Usa.

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Reserve Bank of Australia comunica domani le sue decisioni di politica monetaria, mentre i mercati mettono in dubbio la tesi della banca centrale secondo cui i tassi non aumenteranno fino al 2024.

Il dollaro australiano scivola dello 0,13% a 0,7511 dollari, continuando la sua ritirata da un massimo di quasi quattro mesi a 0,75555 dollari raggiunto la scorsa settimana.

Il board della Banca d'Inghilterra si riunisce giovedì, con i mercati che non escludono un ritocco verso l'alto dei tassi durante la riunione.

La sterlina e' per lo più piatta a 1,3680 dollari.

Stabile anche l'euro intorno a quota 1,15605 dollari, non lontano dal minimo dal 13 ottobre segnato venerdì a 1,1535.

(In redazione Valentina Consiglio, Claudia Cristoferi)

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