LONDRA, 2 novembre (Reuters) - Il dollaro statunitense resta
debole negli scambi sulle piazze europee, con la valuta
australiana
A contribuire alla debolezza del dollaro sono le elezioni di medio termine e soprattutto le attese di un intervento di allentamento monetario da parte del direttivo della Federal Reserve che concluderà oggi la sua riunione iniziata ieri.
Il biglietto verde <.DXY> scivola dello 0,5% contro un paniere delle principali sei valute.
"Se gli acquisti della Fed saranno inferiori ai 500 miliardi di dollari ci sarà un aumento degli acquisti di dollari nel breve periodo, sebbene io sospetti che il dollaro resterà sotto pressione per le aspettative che la Fed possa ampliare i suoi acquisti di titoli", ha detto un trader di una banca Usa.
La Reserve Bank of Australia ha alzato a sorpresa i tassi di interesse di 25 punti base al 4,75%, spingendo la valuta fino a 1,0012 dollari Usa.
La mossa della banca centrale punta a contenere l'inflazione e, secondo gli analisti, contribuirà a sostenere la valuta australiana e fornirà un ulteriore motivo per scaricare dollari statunitensi.
"Stiamo entrando in un territorio sconosciuto, ma il dollaro australiano ha sufficiente forza per restare in alto. Prevediamo che nel medio periodo scambierà sopra la parità, dal momento che c'è anche la questione delle vendite di dollari Usa", ha detto Carl Hammer, strategist capo per i cambia Seb a Stoccolma.
Per quanto riguarda l'euro
Sotto osservazione anche il cross dollaro/yen
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