LONDRA, 13 agosto (Reuters) - L'euro
La crescita della prima economia dell'area è stata del 2,2% nei tre mesi a fine giugno, la maggiore degli ultimi 23 anni grazie alla forza degli investimenti e delle esportazioni.
Subito dopo la pubblicazione del Pil della Germania, l'euro ha toccato i massimi della sessione a quota 1,2906 dollari, per poi rallentare il passo. Attorno alle 10,25 italiane sale dello 0,09% a 1,2840 dollari.
Gli operatori sostengono che tuttavia le persistenti preoccupazioni sulle economie periferiche della zona euro sul sistema bancario potrebbero pesare sulla valuta unica nel medio termine.
"La dimensione della crescita del Pil tedesco è stata una sopresa ma il miglioramento delle economie core della zona euro non è sorprendente", commenta Adam Cole, responsabile globale delle strategie sul forex a Rbc capital Markets.
"Le economie periferiche sono ancora deboli e i movimenti dell'euro dipendono dal fatto che il mercato si concentri più sulla parte core forte dell'area che su quella debole periferica. Il rischio è che si concentri su quest'ultima", aggiunge.
Note positive sono arrivate anche dal Pil francese, in crescita leggermente sopra le attese. La stima flash del Pil della zona euro per il secondo trimestre è attesa per le 11,00.
I trader indicano anche movimenti di ricopertura sull'euro in vista del weekend e dopo le precedenti vendite di asset più rischiosi.
Sulle altre valute, lo yen ritraccia dopo aver toccato nei giorni scorsi i massimi dei quindici anni contro il dollaro sulla notizia di un possibile incontro tra il premier giapponese e il capo della banca centrale di Tokyo all'inizio della prossima settimana per discutere dell'apprezzamento della valuta nipponica.
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