TOKYO, 3 novembre (Reuters) - L'euro non riesce a spingersi molto oltre quota 1,40 sul dollaro, ma il biglietto verde rimane sulla difensiva in attesa della conclusione, questa sera, del meeting Fed che dovrebbe varare quasi certamente nuove misure di stimolo monetario negli Usa.
Secondo gli operatori difficilmente si vedranno grosse prese di posizione sul mercato prima dell'annuncio della banca centrale, da cui al momento si scontano almeno 500 miliardi di dollari di acquisti di bond in cinque mesi.
"Dovessero venire fuori numeri più grandi, diciamo nell'area dei 1.000 miliardi, probabilmente il dollaro finirebbe ulteriormente sotto pressione" afferma lo strategist valutario di Credit Agricole Mitul Kotecha. "D'altra parte, un ammontare di acquisti più contenuto dovrebbe essere favorevole al dollaro".
La forte aspettativa sorta intorno alla decisione, permette tuttavia alla Fed di indirizzare in qualche modo la reazione del mercato.
"La Fed è consapevole delle aspettative e quindi ha un'ampia possibilità di controllo sul grado di sorpresa che il suo comunicato andrà a generare" si legge in un report di Citigroup. "Questo aumenta la probabilità che la Fed non accenda la miccia della volatilità che molti si aspettano".
Dopo la salita dell'euro sopra quota 1,40, nelle ultime ore il dollaro ha dato segnali di stabilizzazione, in virtù anche - sottolineano alcuni - dell'esito delle elezioni di mid-term negli Usa. La vittoria repubblicana, con la conquista della maggioranza alla Camera, viene interpretata come potenzialmente favorevole al biglietto verde, in chiave di una maggiore austerità fiscale e di un ruolo più limitato del governo in campo regolatorio.
Alle 7,50 italiane il cambio euro-dollaro
Il dollaro-yen
L'euro cede invece qualche posizione sullo yen