Investing.com- Martedì l’euro è sceso nei confronti del dollaro statunitense, fino a toccare una nuova quota minima degli ultimi tre giorni, mentre si rinnovano le preoccupazioni sullo stato di salute delle banche della zona euro.
Verso la fine delle contrattazioni asiatiche, il cambio EUR/USD ha toccato quota 1.2783, la minima dal 2 settembre; la coppia si è successivamente consolidata a quota 1.2801, perdendo lo 0.58%.
Il cambio ha probabilità di trovare supporto a quota 1.2664, la minima del 1 settembre, e resistenza a quota 1.2917, la massima di lunedì.
Lunedì, a fine di giornata, L’Associazione Bancaria Tedesca ha ribadito le proprie preoccupazioni sulla salute delle banche della zona euro, sostenendo che le 10 maggiori banche del paese necessiterebbero di 105 miliardi di euro di capitale in più al fine di soddisfare le nuove regole bancarie messe in atto per prevenire future crisi finanziarie.
La stessa opinione è riecheggiata lunedì in un rapporto del Wall Street Journal, nel quale si evidenzia la debolezza degli stress tests rilevati nel mese di luglio sulle maggiori banche. Il rapporto sostiene che i tests hanno “minimizzato” il rischio di indebitamento e, nel contempo, “sottovalutato le riserve di debito pubblico potenzialmente rischioso detenute da alcuni finanziatori”.
La relazione prosegue sostenendo:”Un esame dei dati divulgati dalle banche indica che alcune banche non hanno fornito un quadro esaustivo delle loro riserve di debito pubblico, come sostenuto dai regolatori”.
L’euro ha perso anche contro la sterlina, con il cambio EUR/GBP in ribasso dello 0.44% fino a toccare quota 0.8327.
Più tardi nel corso della giornata, sono attesi dati chiave dalla Germania sugli ordinativi.
Verso la fine delle contrattazioni asiatiche, il cambio EUR/USD ha toccato quota 1.2783, la minima dal 2 settembre; la coppia si è successivamente consolidata a quota 1.2801, perdendo lo 0.58%.
Il cambio ha probabilità di trovare supporto a quota 1.2664, la minima del 1 settembre, e resistenza a quota 1.2917, la massima di lunedì.
Lunedì, a fine di giornata, L’Associazione Bancaria Tedesca ha ribadito le proprie preoccupazioni sulla salute delle banche della zona euro, sostenendo che le 10 maggiori banche del paese necessiterebbero di 105 miliardi di euro di capitale in più al fine di soddisfare le nuove regole bancarie messe in atto per prevenire future crisi finanziarie.
La stessa opinione è riecheggiata lunedì in un rapporto del Wall Street Journal, nel quale si evidenzia la debolezza degli stress tests rilevati nel mese di luglio sulle maggiori banche. Il rapporto sostiene che i tests hanno “minimizzato” il rischio di indebitamento e, nel contempo, “sottovalutato le riserve di debito pubblico potenzialmente rischioso detenute da alcuni finanziatori”.
La relazione prosegue sostenendo:”Un esame dei dati divulgati dalle banche indica che alcune banche non hanno fornito un quadro esaustivo delle loro riserve di debito pubblico, come sostenuto dai regolatori”.
L’euro ha perso anche contro la sterlina, con il cambio EUR/GBP in ribasso dello 0.44% fino a toccare quota 0.8327.
Più tardi nel corso della giornata, sono attesi dati chiave dalla Germania sugli ordinativi.