NEW YORK, 12 gennaio (Reuters) - Le monete legate alle materie prime sono crollate, dopo la decisione della Cina di innalzare il coefficiente della riserva obbligatoria per le banche. Gli investitori temono infatti che questa scelta, che drena liquidità dall'economia cinese, possa indebolire la domanda di materie prime e rallentare la ripresa economica globale.
Sull'aumento dello 0,5% del coefficiente di riserva obbligatoria, segno di una stretta della politica monetaria, il dollaro australiano, quello canadese e quello neozelandese sono scesi, seguendo il ribasso del prezzo dell'oro.
La valuta americana mantiene i guadagni contro l'euro, dopo che il funzionario di uno dei maggiori fondi sovrani cinesi ha detto stamane di non credere che la valuta americana si deprezzerà ulteriormente.
Il rapporto del governo Usa che ha mostrato un ampliamento sopra le attese del deficit commerciale a novembre ha avuto un impatto limitato sul dollaro.
Alle 15,55 l'euro perde circa lo 0,12% rispetto alla valuta americana, a 1,4498 dollari. Il dollaro è in leggero ribasso verso lo yen, a quota 91,21.
ORE 15,55 CHIUSURA USA
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