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Giù il dollaro dopo la dichiarazione della Fed, attesi dati USA

Pubblicato 28.01.2016, 11:54
© Reuters.  Dollaro in calo contro i rivali, occhi puntati sui report USA
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Investing.com - Il dollaro scende contro le altre principali valute questo giovedì, dopo l’ultima dichiarazione di politica monetaria della Federal Reserve che ha deluso le attese di avere indicazioni sui prossimi aumenti dei tassi, mentre sui mercati cresce l’attesa per i dati USA sugli ordinativi di beni durevoli, le nuove richieste di sussidio di disoccupazione e le vendite di case.

Il cambio USD/JPY sale dello 0,19% a 118,89.

La Fed ha mantenuto invariati i tassi di interesse ieri a conclusione dei due giorni di vertice di politica monetaria, dopo averli alzati per la prima volta in quasi un decennio a dicembre.

La banca ha dichiarato che l’economia statunitense potrebbe registrare una crescita moderata ed il mercato del lavoro potrebbe consolidarsi anche con aumenti “graduali” dei tassi, ma non ha dato indicazioni sui futuri aumenti dei tassi di interesse.

I policymaker riconoscono l’aumento dell’incertezza per le previsioni economiche globali dopo il recente clima di agitazione visto sui mercati finanziari.
L’attenzione degli investitori è ora rivolta alla conclusione del vertice della Banca del Giappone, prevista per domani.

Non sono previsti cambiamenti alla politica monetaria, ma i recenti report economici deboli ed i commenti dei funzionari della BoJ hanno alimentato le aspettative di ulteriori allentamenti per quest’anno.

Il cambio EUR/USD è stabile a 1,0894.

Il dollaro scende contro la sterlina, con la coppia GBP/USD su dello 0,67% a 1,4330, e resta stabile contro il franco svizzero, con il cambio USD/CHF a 1,0148.

La sterlina ha trovato supporto quando l’Ufficio Nazionale di Statistica britannico ha dichiarato che il prodotto interno lordo del quarto trimestre ha visto una crescita dello 0,5%, dopo l’aumento dello 0,4% registrato nel trimestre terminato a settembre.

L’economia britannica è cresciuta al tasso annuo dell’1,9% nel trimestre conclusosi a dicembre, in calo dal 2,1% del terzo trimestre, il minimo dall’inizio del 2013.

Il dollaro canadese, legato alle materie prime, ha trovato supporto poiché il prezzo del greggio si aggira intorno ai 32 dollari al barile dopo essere crollato sotto i 27 dollari al minimo di 12 anni la scorsa settimana. Il cambio USD/CAD scende dello 0,20% a 1,4070.

Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,75% a 0,7079 ed il cambio NZD/USD in salita dello 0,55% a 0,6465.

Questa mattina, la Reserve Bank of New Zealand lha deciso di mantenere il tasso di interesse di riferimento al 2,50%, come previsto. Tuttavia, il Governatore della RBNZ Graeme Wheeler ha dichiarato che potrebbero essere necessari ulteriori tagli dei tassi.

Sempre questa mattina, Statistics New Zealand ha reso noto che il deficit commerciale si è ridotto a 53 milioni di dollari neozelandesi a dicembre dal dato rivisto di 799 milioni di dollari di novembre. Gli analisti avevano previsto che il deficit scendesse a 131 milioni di dollari neozelandesi il mese scorso.

L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,08% a 98,95.

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