Investing.com - Il dollaro continua a salire contro il paniere delle valute questo lunedì, toccando il massimo di un mese e mezzo spinto dall’aumento del rendimento dei bond USA, mentre i dati misti sul settore privato nella zona euro non riescono a supportare l’euro.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,37% a 90,41 alle 05:20 ET (09:20 GMT), il massimo dal 1° marzo.
Il rendimento dei Buoni del Tesoro a 10 anni USA continua ad avvicinarsi al livello del 3% questa mattina, nella prospettiva di un rafforzamento dell’inflazione che alimenta che aspettative di un inasprimento monetario più veloce da parte della Federal Reserve.
Il dollaro sale al massimo di oltre due mesi contro lo yen, con la coppia USD/JPY in salita dello 0,35% a 108,04.
La valuta nipponica viene spesso scelta nei periodi di turbolenza sui mercati e di tensioni politiche e tende a scendere quando invece riaffiora la fiducia degli investitori.
Sabato, la Corea del Nord ha reso noto di voler sospendere i test nucleari e missilistici, smantellando il luogo dove si tenevano i test nucleari, in vista dei summit in programma con la Corea del Sud e gli Stati Uniti.
Oltre ai timori per i rischi geopolitici, anche le preoccupazioni per l’attrito commerciale tra Stati Uniti e Cina sembrano in diminuzione.
L’euro scende al minimo di due settimane, con la coppia EUR/USD giù dello 0,43% a 1,2234.
La moneta unica non ha trovato supporto nei dati da cui è emerso che, sebbene l’attività del settore dei servizi della zona euro abbia visto una ripresa ad aprile, la crescita del settore manifatturiero è rallentata al minimo di 14 mesi.
Il calo è stato dovuto, soprattutto, all’euro forte che ha pesato sulla crescita delle esportazioni.
Anche la sterlina scende, con il cambio GBP/USD giù dello 0,16% a 1,3979, dopo aver chiuso la settimana precedente con un tonfo dell’1,71%.
La scorsa settimana la valuta britannica si è indebolita quando il Governatore della Banca d’Inghilterra Mark Carney ha segnalato che la banca potrebbe non alzare i tassi di interesse a maggio, dopo i recenti dati più deboli del previsto sulla crescita dei compensi e sull’inflazione.