Investing.com - Il dollaro continua a scendere contro il paniere delle altre principali valute questo mercoledì, mentre gli investitori attendono la pubblicazione dei dati sul settore manifatturiero USA nel corso della giornata ed i report economici USA misti della seduta precedente continuano a pesare sul biglietto verde.
Il cambio USD/JPY crolla dell’1,36% a 109,20.
I dati di ieri hanno mostrato che mentre le spese dei consumatori USA sono salite al massimo di quasi sette anni ad aprile, la fiducia dei consumatori è peggiorata ed anche l’attività delle imprese nella regione di Chicago è risultata deludente.
I dati misti hanno spinto gli operatori dei mercati a rinviare le aspettative sulla tempistica del prossimo aumento dei tassi da parte della Federal Reserve.
Le aspettative di un aumento dei tassi a breve termine sono aumentate dopo le dichiarazioni della scorsa settimana della Presidente della banca centrale USA Janet Yellen secondo cui sarebbe appropriato un aumento dei tassi nei prossimi mesi, se l’economia ed il mercato del lavoro dovessero continuare a migliorare come previsto.
In Giappone, il Primo Ministro Shinzo Abe stamane ha dichiarato di voler rinviare il previsto aumento delle tasse di due anni e mezzo, nei timori per l’indebolimento dell’economia.
Il cambio EUR/USD è in salita dello 0,41% a 1,1176.
Il gruppo di ricerche di Markit ha dichiarato che l’indice dei direttori acquisti per il settore manifatturiero della zona euro è rimasto invariato a 51,5 il mese scorso, come previsto.
Il dollaro sale contro la sterlina con la coppiaGBP/USD giù dello 0,28% a 1,4441 ma scende contro il franco svizzero, con la coppia USD/CHF in calo dello 0,49% a 0,9892.
Markit ha reso noto inoltre che l’indice PMI per il settore manifatturiero britannico è salito a 50,1 il mese scorso da 49,4 di aprile. Gli economisti si aspettavano una lettura pari a 49,6.
La sterlina è andata sotto pressione dopo la decisione dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico di tagliare le previsioni di crescita economica britannica per quest’anno all’1,7% dal 2,1% di tre mesi fa.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,48% a 0,7268 ed il cambio NZD/USD in salita dello 0,87% a 0,6824.
L’aussie è stato spinto dai dati ufficiali di questa mattina che hanno mostrato che il prodotto interno lordo del paese è salito dell’1,1% nel primo trimestre, più dello 0,8% stimato.
Su base annua, il PIL ha visto un aumento del 3,1% nel primo trimestre, contro le aspettative di un aumento del 2,8%.
Intanto, il cambio USD/CAD scende dello 0,29% a 1,3056.
Sempre questa mattina, i dati hanno mostrato che l’indice ufficiale PMI per il settore manifatturiero cinese è rimasto invariato a 50,1 a maggio, contro le aspettative di un calo a 50,0.
Tuttavia, l’indice PMI manifatturiero di Caixin è sceso a 49,2 a maggio da 49,4 del mese precedente, rispetto alla lettura di 49,3 prevista.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,44% a 95,41, staccandosi dal massimo di due mesi di lunedì di 95,96.