Investing.com - Il dollaro scende questo giovedì toccando il minimo di 15 mesi contro lo yen, con il rendimento dei bond USA in salita sulla scia del report che ha rivelato un aumento dell’inflazione ad un tasso più veloce del previsto il mese scorso.
Il cambio USD/JPY scende dello 0,72% a 106,23 alle 03:15 ET (08:15 GMT), il minimo dall’11 novembre 2016. Il dollaro è crollato di più del 2% contro la valuta nipponica a febbraio.
Le aspettative di una continua espansione del deficit del bilancio USA pesano sul dollaro, mentre il rendimento dei bond sale. Anche la ripresa della propensione al rischio ha contribuito a trascinare al ribasso il biglietto verde.
La valuta statunitense è stata scelta come valuta rifugio durante il tonfo dei mercati azionari visto all’inizio del mese, sebbene sia crollata al minimo di tre anni a gennaio.
Ieri, il dollaro è inizialmente salito quando i dati hanno rivelato un aumento maggiore del previsto dell’inflazione USA a gennaio, alimentando le aspettative che la Federal Reserve possa alzare i tassi di interesse quattro volte quest’anno.
Tuttavia, il rialzo ha avuto vita breve e il biglietto verde ha iniziato a scendere nonostante le prospettive sugli aumenti dei tassi statunitensi.
Le speranze di un aumento più veloce dei tassi hanno spinto il rendimento dei Buoni del Tesoro di riferimento a 10 anni al massimo di quattro anni del 2,928%. Se il rendimento dei Buoni del Tesoro a 10 anni raggiungesse il 3%, potrebbe scatenare un’ulteriore ondata di volatilità sui mercati, secondo gli analisti.
Il brusco calo del dollaro contro lo yen nelle ultime sedute lascia prevedere un intervento verbale da parte dei funzionari nipponici.
Questa mattina, il Ministro delle Finanze giapponese Taro Aso ha dichiarato che al momento non considera le mosse dello yen abbastanza forti o deboli da garantire un intervento, aggiungendo che attualmente non ci sono piani per rispondere ai movimenti del tasso di cambio.
Gli investitori tendono a preferire lo yen nei periodi di turbolenza sui mercati poiché la valuta è appoggiata dal surplus del conto corrente nipponico, che le offre una maggiore resilienza rispetto alle valute dei paesi in deficit.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,35% a 88,60 dopo essere sceso dello 0,76% ieri.
L’euro sale, con il cambio EUR/USD su dello 0,4% a 1,2499, dopo essere salito dello 0,94% nella seduta precedente.
Anche la sterlina sale, con la coppia GBP/USD in salita dello 0,36% a 1,4043 dopo aver chiuso la seduta precedente su dello 0,89%.