Investing.com - Il dollaro oscilla vicino al minimo di tre anni contro le altre principali valute questo venerdì, i timori per il deficit USA pesano sul biglietto verde mentre gli investitori attendono la pubblicazione dei dati sul settore immobiliare del paese previsti nel corso della giornata.
Il biglietto verde si è indebolito in un clima di apprensione per il deficit degli Stati Uniti, che dovrebbe schizzare a quasi mille miliardi di dollari nel 2019 in seguito all’annuncio della spesa per le infrastrutture e dei grossi sgravi fiscali per le aziende.
Il dollaro si era inizialmente rafforzato sulla scia dei dati di mercoledì del Dipartimento per il Commercio secondo cui i prezzi al consumo sono saliti più del previsto a gennaio, dello 0,5%, spingendo il rendimento dei bond USA.
I dati di ieri hanno mostrato che l’indice sui prezzi alla produzione USA è salito in linea con le aspettative dello 0,4% il mese scorso.
L’aumento dell’inflazione potrebbe convincere la Federal Reserve ad aumentare i tassi di interesse più velocemente del previsto.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,12% a 88,36 alle 05:15 ET (09:15 GMT), poco più del minimo di tre settimane di 88,16 registrato nella notte.
Il cambio USD/JPY scende dello 0,11% a 105,99, il minimo dal novembre 2016, mentre la coppia USD/CHF è in calo dello 0,29% a 0,9197.
L’euro e la sterlina sono in salita, con la coppia EUR/USD su dello 0,23% a 1,2533, mentre il cambio GBP/USD è stabile a 1,4102.
Questa mattina, l’Ufficio Nazionale di Statistica britannico ha reso noto che le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,1%, deludendo le attese di un incremento dello 0,5%.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,52% a 0,7985 ed il cambio NZD/USD che sale dello 0,31% a 0,7431.
Intanto, la coppia USD/CAD scende dello 0,25% a 1,2458.