Investing.com - Il dollaro scende contro le altre principali valute questo giovedì, i dati misti pubblicati dagli Stati Uniti ieri hanno alimentato l’incertezza per il ritmo degli aumenti dei tassi e l’aumento dell’inflazione ha spinto al rialzo il rendimento dei bond USA.
Il biglietto verde si è inizialmente rafforzato sulla scia dei dati di ieri del Dipartimento per il Commercio secondo cui i prezzi al consumo sono saliti più del previsto a gennaio, dello 0,5%. Su base annua, i prezzi al consumo sono saliti del 2,1%, più dell’1,9% previsto.
L’aumento dell’inflazione potrebbe convincere la Federal Reserve ad aumentare i tassi di interesse più velocemente del previsto.
I rialzi del dollaro hanno però avuto breve durata, dal momento che le speranze di un aumento più veloce dei tassi hanno spinto il rendimento dei Buoni del Tesoro di riferimento a 10 anni al massimo di quattro anni del 2,928%. Se il rendimento dei Buoni del Tesoro a 10 anni raggiungesse il 3%, potrebbe scatenare un’ulteriore ondata di volatilità sui mercati, secondo gli analisti.
Inoltre, un secondo report ha rivelato che le vendite al dettaglio USA sono scese dello 0,3% a gennaio, rispetto all’aumento dello 0,2% previsto, scatenando i timori che la Fed potrebbe faticare ad alzare i tassi abbastanza velocemente da contrastare le pressioni inflazionarie.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,30% a 88,64 alle 05:15 ET (09:15 GMT), il minimo dal 2 febbraio.
Il cambio USD/JPY scende dello 0,54% a 106,41, il minimo dall’11 novembre 2016.
Questa mattina, il Ministro delle Finanze giapponese Taro Aso ha dichiarato che al momento non considera i movimenti dello yen abbastanza forti o deboli da garantire un intervento, aggiungendo che attualmente non ci sono piani per rispondere alle mosse del tasso di cambio.
Il franco svizzero, tradizionale valuta rifugio, sale, con la coppia USD/CHF giù dello 0,39% a 0,9257.
L’euro e la sterlina sono in salita, con la coppia EUR/USD su dello 0,28% a 1,2484, mentre il cambio GBP/USD sale dello 0,44% a 1,4059.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,29% a 0,7950 ed il cambio NZD/USD che sale dello 0,43% a 0,7398.
Stamane, l’Ufficio Nazionale di Statistica australiano ha reso noto che il numero degli occupati è aumentato di 16.000 unità a gennaio, più delle 15.300 unità previste.
Il tasso di disoccupazione è sceso al 5,5% il mese scorso, dal 5,6% di dicembre.
Intanto, la coppia USD/CAD scende dello 0,10% a 1,2478.