Investing.com - Il dollaro resta moderatamente in calo contro le altre principali valute questo lunedì, ma oscilla ancora vicino al massimo di tre mesi mentre i mercati assimilano una serie di dati economici ed eventi politici.
Il dollaro è stato supportato dai dati di venerdì del Dipartimento per il Commercio USA dai cui è emerso che l’economia è cresciuta al tasso annuo del 3% nel terzo trimestre, più del 2,5% previsto.
La lettura migliore del previsto ha alimentato le aspettative che la Federal Reserve possa alzare i tassi di interesse entro fine anno.
Il biglietto verde è stato incoraggiato inoltre quando i Repubblicani alla Camera hanno approvato un piano di bilancio per il 2018 la scorsa settimana, aprendo la strada ad una riforma fiscale. Alcuni investitori ritengono che le riforme fiscali potrebbero dare slancio alla crescita e spingere la Fed ad alzare i tassi ad un ritmo più veloce.
Tuttavia, gli investitori restano cauti tra le voci secondo cui il Presidente Donald Trump starebbe considerando l’idea di nominare il Governatore della Federal Reserve Jerome Powell alla guida della banca centrale, una decisione che sarebbe un segno di continuità per la politica monetaria.
Powell è considerato meno interventista rispetto all’economista dell’Università di Stanford John Taylor, un altro candidato alla guida della banca centrale.
La coppia EUR/USD sale dello 0,22% a 1,1634, mentre il cambio GBP/USD è in salita dello 0,18% a 1,3157.
L’euro resta sotto pressione dopo che il Primo Ministro spagnolo Mariano Rajoy ha assunto il controllo diretto della regione venerdì ed ha chiesto delle elezioni anticipate per il 21 dicembre, in seguito alla dichiarazione unilaterale di indipendenza dalla Spagna.
Sull’euro pesa inoltre la decisione della scorsa settimana della Banca Centrale Europea di proseguire con gli acquisti di bond fino al settembre 2018, dimezzando gli acquisti mensili a 30 miliardi di euro al mese a partire da gennaio. La mossa ha spinto gli investitori a rinviare le aspettative sugli aumenti dei tassi al 2019.
Nel Regno Unito, dai dati di questa mattina è emerso che il netto dei prestiti ai privati è salito più del previsto il mese scorso.
Lo yen e il franco svizzero sono pressoché invariati, con la coppia USD/JPY a 113,61 e il cambio USD/CHF a 0,9980.
Il dollaro australiano è stabile, con la coppia AUD/USD a 0,7678, mentre il cambio NZD/USD scende dello 0,45% a 0,6855.
Intanto, il cambio USD/CAD sale dello 0,16% a 1,2831.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,17% a 94,56 alle 06:15 ET (10:15 GMT).