Investing.com - Il dollaro resta debole questo mercoledì, con l’attenzione degli investitori rivolta all’attesissima dichiarazione di politica monetaria della Federal Reserve nel corso della giornata.
Il sentimento sul biglietto verde resta vulnerabile mentre cresce l’attesa per l’esito del vertice di politica monetaria mensile della Fed.
La banca centrale USA dovrebbe lasciare invariati i tassi di interesse ma potrebbe annunciare i piani per la riduzione degli acquisti di asset da 4,2 mila miliardi di dollari.
Lo yen e il franco svizzero, tradizionali valute rifugio, sono in salita, con la coppia USD/JPY giù dello 0,21% a 111,37 e il cambio USD/CHF in calo dello 0,27% a 0,9601.
I trader restano cauti inoltre per il potenziale aumento delle tensioni tra Stati Uniti e Corea del Nord in seguito alle dichiarazioni del Presidente USA Donald Trump.
Nel suo primo discorso all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ieri, Trump ha dichiarato che “gli Stati Uniti hanno molta forza e pazienza, ma se saranno costretti a difendere se stessi e gli alleati non resterà altra possibilità che quella di distruggere la Corea del Nord”.
Intanto, la coppia EUR/USD va su dello 0,13% a 1,2010, mentre il cambio GBP/USD sale dello 0,58% a 1,3578, riavvicinandosi al massimo di 15 mesi di lunedì di 1,3620.
La sterlina è salita quando l’Ufficio Nazionale di Statistica britannico ha reso noto che le vendite al dettaglio hanno superato le aspettative ad agosto, rimbalzando dell’1,0%.
La valuta britannica era andata sotto pressione quando lunedì il Governatore della Banca d’Inghilterra Mark Carney ha avvertito che la Brexit peserà sui commerci oltreoceano e che lasciare l’UE sta già limitando la dimensione potenziale dell’economia britannica.
Tuttavia, Carney ha aggiunto che i tassi di interesse potrebbero salire “nei prossimi mesi”, ribadendo quanto detto in occasione dell’ultimo vertice di politica monetaria della BoE , dichiarazioni che avevano già fatto salire la sterlina.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,37% a 0,8040 ed il cambio NZD/USD che sale dello 0,46% a 0,7352.
Questa mattina, Statistics New Zealand ha dichiarato che il surplus del conto corrente in Nuova Zelanda è passato ad un deficit di 620.000 dollari neozelandesi nel secondo trimestre da un surplus di 240.000 dollari del trimestre precedente.
Gli analisti avevano previsto un deficit pari a 880.000 dollari neozelandesi per lo scorso trimestre.
Intanto, il cambio USD/CAD scende dello 0,16% a 1,2272.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,20% a 91,44 alle 05:15 ET (09:15 GMT), il minimo dall’11 settembre.