Investing.com - Il dollaro scende contro le altre principali valute questo martedì, dopo i dati che hanno mostrato che il costo unitario della manodopera USA è salito più del previsto nel secondo trimestre, mentre la produttività non agricola ha deluso le aspettative.
Il Bureau of Labor Statistics USA oggi ha reso noto che il costo unitario della manodopera è aumentato dello 0,5% nel trimestre terminato a giugno, al di sopra dell’aumento dello 0,1% previsto e dopo la crescita del 2,3% nel primo trimestre.
Secondo il report, inoltre la produttività del settore non agricolo è cresciuta dell’1,3% nel secondo trimestre, deludendo le aspettative di un incremento dell’1,6%. Il dato del trimestre precedente è stato rivisto ad un calo dell’1,1% da una riduzione precedentemente riportata del 3,1%.
Il dollaro si era rafforzato questa mattina, dopo la notizia della svalutazione dello yuan da parte del governo cinese per favorire le esportazioni dopo la recente serie di dati economici deludenti.
La banca centrale ha spiegato che si tratta di una “svalutazione una tantum” di quasi il 2%, basata su una nuova strategia per la gestione del tasso di interesse che rifletta meglio le forze in azione sul mercato.
Il cambio USD/JPY sale dello 0,20% a 124,89.
La coppia EUR/USD sale dello 0,37% a 1,1062. L’Istituto per la Ricerca Economica ZEW ha dichiarato che l’indice sul sentimento economico tedesco è sceso di 4,7 punti al minimo di nove anni di 25,0 questo mese da 29,7 di luglio.
Gli analisti avevano previsto un aumento di 2,3 punti a 32,0 ad agosto.
L’indice sul sentimento economico della zona euro è salito a 47,6 ad agosto da 42,7 di luglio, superando le aspettative di un aumento a 43,9.
Sempre questa mattina, un funzionario del governo ellenico ha reso noto che Atene ha concluso le trattative con i creditori internazionali sui termini di un terzo piano di salvataggio; restano da definire alcuni dettagli.
Intanto il dollaro è stabile contro la sterlina, con la coppia GBP/USD a 1,5589 ed è in calo contro il franco svizzero, con il cambio USD/CHF giù dello 0,13% a 0,9824.
Il dollaro australiano e quello neozelandese continuano a scendere, con la coppia AUD/USD che crolla dell’1,20% al minimo di una settimana di 0,7322 e con il cambio NZD/USD che segna un crollo dell’1% a 0,6551.
Stamane, la National Australia Bank ha dichiarato che l’indice sulla fiducia delle imprese è sceso a 4 a luglio da 8 di giugno, dato rivisto al ribasso da una stima iniziale pari a 10.
Gli analisti avevano previsto che l’indice salisse a 11 il mese scorso.
Intanto, il cambio USD/CAD sale dello 0,58% a 1,3078.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,18% a 97,05.