Investing.com - I titoli azionari asiatici sono principalmente al rialzo questo mercoledì, dal momento che è aumentata la propensione al rischio tra gli investitori per l’allentamento delle tensioni per la crisi politica e militare tra la Russia e l’Ucraina.
Alla chiusura degli scambi asiatici, l’indice Hang Seng di Hong Kong è in calo dello 0,25%, l’indice cinese Shanghai Composite è sceso dello 0,89%, in Australia l’indice ASX/200 ha chiuso a +0,85%, mentre in Giappone l’indice Nikkei 225 è in aumento dell’1,2%.
I titoli asiatici hanno seguito la scia ribassista degli Stati Uniti, dove l’indice S&P 500 ha chiuso al massimo di sempre in seguito alle dichiarazioni del Presidente russo Vladimir Putin, secondo cui “non c’è ancora bisogno” che la Russia eserciti la sua autorità, aggiungendo che la forza sarebbe l’ultima risorsa.
I commenti hanno seguito la decisione del Ministro della Difesa russo di ordinare alle truppe impegnate nelle esercitazioni militari vicino al confine ucraino di rientrare alla base.
A Tokyo, l’indice Nikkei ha subito un’impennata per via dell’indebolimento dello yen contro il dollaro e per l’allentamento dei timori per la crisi in Ucraina. Il cambio USD/JPY ha toccato il massimo di 102,27, staccandosi dal minimo della seduta precedente di 101,40.
Sony sale del 2,1%, Olympus è in aumento del 2,2%, mentre il titolo Fast Retailing, importante per l’indice, ha subito un’impennata del 3% dal momento che il proprietario della catena di abbigliamento Uniqlo oggi ha debuttato sull’Hong Kong Stock Exchange.
Intanto, in Australia, l’indice ASX/200 è in aumento dopo i dati che hanno mostrato una crescita dell’economia del paese dello 0,8% nel quarto trimestre, al di sopra del previsto aumento dello 0,7%.
L’economia australiana è salita del 2,8% su base annua nell’ultimo trimestre del 2013, superando le previsioni di un aumento del 2,5%.
Le quattro banche principali sono principalmente in aumento, con National Australia Bank in salita dello 0,9%, Australia and New Zealand Banking Group su dell’1,1%, mentre Westpac Banking Group e Commonwealth Banking Group segnano rispettivamente +1,7% e +0,8%.
L’indice Hang Seng oscilla tra lievi rialzi e ribassi dal momento che oggi ha preso il via il vertice annuale del National People’s Congress.
Oggi il Premier Li Keqiang ha dichiarato che la Cina ha fissato l’obiettivo di crescita del prodotto interno lordo per il 2014 al 7,5%, come previsto, e che manterrà l’indice dei prezzi al consumo al 3,5%.
Le perdite nel settore finanziario hanno pesato sull’indice di riferimento. China Construction Bank scende dell’1,3%, Industrial and Commercial Bank of China segna -1%, mentre China Minsheng Bank e China Citic Bank crollano rispettivamente dell’1,4% e dell’1,2%.
In vista dell’apertura, i futures dei titoli azionari europei sono al ribasso. I futures EURO STOXX 50 scendono dello 0,35%, i futures del francese CAC 40 sono in calo dello 0,4%, i futures del londinese FTSE 100 segnano - 0,25%, mentre i futures del tedesco DAX sono giù dello 0,25%.
La zona euro pubblicherà i dati sulle vendite al dettaglio, mentre la Spagna e l’Italia rilasceranno i dati sull’attività del settore dei servizi.
Dall’altra parte dell’Atlantico, anche i mercati azionari USA puntano ad un’apertura al ribasso. I futures Dow Jones Industrial Average scendono dello 0,1%, i futures S&P 500 sono in calo dello 0,15%, mentre i futures Nasdaq 100 segnano -0,1%.
Gli USA pubblicheranno il report ADP sulla creazione di posti di lavoro del settore privato, che sarà seguito tra due giorni dal report governativo sull’occupazione non agricola. Intanto, l’ISM rilascerà il report sull’attività del settore dei servizi.