Investing.com - Il prezzo dell’oro si mantiene vicino al massimo delle ultime sei settimane questo mercoledì, tra le voci che la Banca Centrale Europea starebbe considerando l’acquisto di corporate bond.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna a dicembre sono scambiati a 1.249,30 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata europea, in calo di 2,40 dollari, o dello 0,19%.
Ieri, il prezzo ha toccato il massimo delle ultime sei settimane di 1.255,60 dollari l’oncia, prima di ridurre i guadagni e attestarsi a 1.251,70 dollari, su di 7,00 dollari, o dello 0,56%.
Supporto a 1.222,00 dollari, il minimo dal 15 ottobre e resistenza a 1.257,60 dollari, il massimo dal 10 settembre.
Sempre sul Comex, i futures dell’argento con consegna a dicembre scendono di 7,4 centesimi, o dello 0,42%, a 17,47 dollari l’oncia troy.
Ieri Reuters ha dichiarato che la BCE starebbe considerando l’acquisto di corporate bond e potrebbe prendere una decisione già a dicembre.
La decisione, insieme agli acquisti di covered bond iniziati dalla banca all’inizio della settimana, rappresentano il tentativo di aumentare la liquidità nella regione e spronare l’attività economica.
Le aspettative di stimolo monetario tendono a beneficiare l’oro, dal momento che il metallo è considerato un investimento rifugio e una difesa per l’inflazione.
Intanto, i traders attendono la pubblicazione degli importanti dati statunitensi nel corso della seduta per ulteriori indicazioni sulla forza dell’economia e l’andamento della politica monetaria.
Gli Stati Uniti pubblicheranno il report sull’indice dei prezzi al consumo per il mese di settembre nel corso della giornata.
I dati di ieri hanno mostrato che le vendite di case esistenti sono salite al massimo di un anno a settembre, segnale che la ripresa economica sta mantenendo lo slancio.
Il rame con consegna a dicembre è in salita di 0,7 centesimi, o dello 0,25%, a 3,014 dollari la libbra.
I traders del rame attendono il report di settembre sull’indice HSBC flash de direttori acquisti cinese per il settore manifatturiero, previsto per domani, per avere indicazioni sullo stato di salute dell’economia.
Il report governativo di ieri ha mostrato che l’economia cinese è cresciuta al tasso annuo del 7,3% nel terzo trimestre, in calo dall’aumento del 7,5% del trimestre precedente.
Sebbene il dato abbia superato la previsione dei mercati di una lettura pari al 7,2%, resta tuttavia l’incremento più lento dal primo trimestre del 2009.
La nazione asiatica è il principale consumatore mondiale di rame, col 40% della richiesta globale.