🥇 La prima regola degli investimenti? Sapere quando è il momento di risparmiare! Fino al 55% di sconto su InvestingPro prima del BLACK FRIDAYAPPROFITTA DELLO SCONTO

Sterlina giù dopo il report di bilancio sulla Brexit; ripresa della lira turca

Pubblicato 08.10.2019, 09:38
Aggiornato 08.10.2019, 10:06
© Reuters.
GBP/USD
-

Investing.com - La sterlina scende nuovamente negli scambi di questo martedì mattina, dopo l’avvertimento secondo cui una Hard Brexit potrebbe sferrare un colpo da 100 miliardi di sterline alle finanze pubbliche.

Un report compilato dagli esperti dell’Istituto di Studi Fiscali britannico ha concluso che il deficit di bilancio potrebbe salire al 4% del prodotto interno lordo se il Regno Unito lasciasse l’Unione Europea senza un accordo di transizione, come minaccia di voler fare il Primo Ministro Boris Johnson. È poco probabile che l’UE accetterà le ultime proposte britanniche di modifiche all’accordo di divorzio esistente in tempo per finalizzare un nuovo patto durante il summit della prossima settimana.

Il ministro delle finanze del governo Johnson, Sajid Javid, ha già annunciato forti aumenti della spesa pubblica come cuscinetto all’economia nell’evento di uno shock dovuto alla Brexit, il che non lascerà al governo alcuno spazio di manovra per eventuali ulteriori deficit di bilancio se dovrà attenersi alla legge fiscale in base alla quale il debito pubblico dovrà scendere in proporzione al PIL il prossimo anno.

Sulla sterlina pesa inoltre il report del British Retail Consortium da cui è emerso un crollo dell’1,3% delle vendite al dettaglio a settembre, in calo rispetto all’aumento dello 0,7% dell’anno scorso.

Alle 3:35 ET (07:35 GMT), il cambio GBP/USD scende dello 0,1% a 1,2279, dopo aver segnato il minimo di un mese di 1,2269. La valuta britannica scende dello 0,2% contro l’euro a 1,1180, dopo aver segnato il minimo di quattro settimane di 1,1175.

L’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di valute dei mercati sviluppati, è pressoché invariato a 98,610.

L’euro stesso è salito nei primi scambi dopo un modesto rialzo a sorpresa della produzione industriale tedesca, salita del massimo in cinque mesi ad agosto. Gli analisti hanno però rapidamente avvertito di non dare troppa importanza a questo sviluppo.

“La produzione industriale è sempre volatile nei mesi estivi, quindi sarà più importante valutare il dato di settembre per poter capire se si possa parlare veramente di un’inversione del trend”, puntualizza Peter van den Houte di ING. “Da questo punto di vista, i presagi restano cupi. Con i dati di ieri che hanno mostrato che gli ordinativi industriali sono di fatto rallentati ulteriormente ad agosto, ci sono poche speranze di vedere una vera inversione di rotta”.

Intanto, la lira turca recupera alcune delle perdite di ieri ma resta vicina al minimo di sei settimane, con gli Stati Uniti che sembrano aver smorzato i toni circa la possibilità di ritirare le truppe dalla Siria. Il Presidente Donald Trump aveva infatti annunciato che le truppe USA sarebbero state ritirate dalle aree controllate dai ribelli curdi anti-Assad e che non sarebbero intervenute in caso di attacco da parte della Turchia. Il suo annuncio è stato aspramente criticato persino dai senatori Repubblicani solitamente dalla sua parte. Alle 3:30, il dollaro si attesta a 5,8045 contro la lira, in calo dello 0,5% rispetto a ieri sera.

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.