Investing.com - La sterlina è in calo questo venerdì, l’incertezza per la Brexit continua a mettere sotto pressione l’economia.
Le vendite al dettaglio britanniche sono scese per la prima volta da marzo, segnale che i consumatori stanno diventando sempre più cauti man mano che si avvicina la Brexit.
Il cambio GBP/USD scende dello 0,34% a 1,2938 alle 4:48 ET (9:48 GMT) mentre la coppia EUR/GBP sale dello 0,40% a 0,8805.
L’accordo sulla Brexit del Primo Ministro Theresa May è stato bocciato in Parlamento martedì ma lei è riuscita ad ottenere la fiducia, il che ha contribuito a ridimensionare l’incertezza politica. Per gli analisti, gli eventi di questa settimana hanno ridotto il rischio che il paese non riesca a stringere un accordo con l’Unione Europea prima di uscire dal blocco il 29 marzo. Ciò ha spinto la sterlina di oltre il 2,6% contro il dollaro dal 2 gennaio.
Il biglietto verde è pressoché invariato mentre gli investitori attendono ulteriori progressi nelle trattative commerciali USA-Cina.
La notizia del Wall Street Journal secondo cui il Segretario al Tesoro USA Steven Mnuchin sarebbe a favore di un allentamento dei dazi sui prodotti cinesi ha spinto i titoli azionari USA e il dollaro, malgrado il Dipartimento del Tesoro abbia poi smentito queste voci.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,07% a 95,782.
Lo yen, di solito scelto dagli investitori come rifugio nei periodi di difficoltà dell’economia o dei mercati, sale contro il dollaro, con la coppia USD/JPY su dello 0,32% a 109,56.
Intanto, l’euro è stabile a 1,1392.
Il dollaro australiano e quello neozelandese, legati al rischio, sono in calo, con la coppia AUD/USD giù dello 0,13% a 0,7179 ed il cambio NZD/USD che scende dello 0,16% a 0,6750.