Mercoledì UBS ha modificato le sue previsioni valutarie per l'anno 2024, indicando una prospettiva più forte per il dollaro statunitense rispetto a diverse valute principali. La banca ha rivisto le previsioni di fine 2024 per la coppia EUR/USD da 1,1200 a 1,0500 e ha modificato l'obiettivo di fine secondo trimestre a 1,0500 da 1,0900, con la parte inferiore del trading range del secondo trimestre ora fissata a 1,0450 rispetto al precedente 1,0600.
La modifica delle previsioni sull'EUR/USD si allinea alle operazioni tattiche di UBS, che di recente hanno beneficiato di un aumento della volatilità implicita a più lunga scadenza e di un breakout dei differenziali di tasso a favore dell'USD. Gli economisti della banca hanno moderato la loro visione sulle azioni della Federal Reserve, il che ha portato all'aggiornamento delle proiezioni. UBS prevede che, poiché la Banca centrale europea (BCE) inizia a tagliare i tassi mentre la Fed ritarda, l'euro subirà ulteriori pressioni al ribasso.
Inoltre, UBS ha modificato il proprio obiettivo di fine 2024 per l'USDJPY, portandolo a 160,00 da 140,00. Nonostante l'assenza di interventi da parte del Giappone per rallentare il deprezzamento dello yen, UBS ritiene improbabile che qualsiasi intervento abbia un impatto duraturo sulla compressione dell'USD/JPY, a meno che i rendimenti statunitensi non diminuiscano o la Banca del Giappone (BOJ) non inasprisca la politica in modo più aggressivo. L'obiettivo di fine secondo trimestre per USD/JPY rimane a 155,00, riconoscendo i recenti forti guadagni della coppia di valute e la possibilità di ritracciamenti guidati dall'intervento.
Gli aggiustamenti delle previsioni di UBS non sono dovuti principalmente alla recente impennata delle tensioni geopolitiche, che a volte hanno spinto l'USD oltre i livelli previsti nel breve termine. La banca ipotizza che un affievolimento delle tensioni geopolitiche potrebbe consentire un temporaneo ripiegamento dell'USD prima che la sua tendenza al rafforzamento continui. Per quanto riguarda USD/JPY, UBS mantiene una view stabile per la fine del secondo trimestre, suggerendo una minore probabilità che le condizioni di risk-off causino cali significativi dei tassi statunitensi.
Approfondimenti di InvestingPro
Alla luce della revisione delle previsioni di UBS sui cambi, i recenti dati sull'andamento del dollaro statunitense (DXY) riflettono una tendenza che potrebbe sostenere le prospettive della banca. Nell'ultima settimana, il dollaro ha registrato un modesto rialzo con un rendimento totale dello 0,9%. Questo guadagno a breve termine si è esteso all'ultimo mese, con il dollaro che ha ottenuto un rendimento totale del 2,62%, indicando un rafforzamento della posizione nel mercato valutario.
Guardando a un orizzonte temporale più ampio, la performance del dollaro da un anno all'altro (YTD) è stata degna di nota, con un rendimento totale del 4,7%. Questo dato è in linea con le previsioni di UBS sulla continua forza del dollaro per tutto il 2024. Mentre la performance a sei mesi mostra un leggero calo dello 0,1%, il rendimento totale del prezzo a un anno del 3,95% e il prezzo di chiusura di 106,26 USD suggeriscono una tenuta del dollaro nel lungo periodo.
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