“Nei miei libri di studio non ho mai letto il termine extraprofitti così come non ho mai letto extraperdite o extrapareggi”. Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, lancia un messaggio ben preciso al Governo che proprio in questi giorni è alla ricerca di risorse per far quadrare i conti sulla legge di bilancio.
“Mi è chiaro cosa si intende, ma molto probabilmente non è chiaro a chi ne parla”. Inoltre, Bonomi ricorda che “il tema nasce in Europa, che fa un’analisi di cosa è successo dopo la pandemia”, intendendo “di quanto è aumentato in percentuale il margine operativo lordo”.
Quindi, rincara la dose, “già dire che si va a fare una tassa su una riga di bilancio, più che tassa lo chiamerei prelievo forzoso”.
Una bocciatura netta, dunque, per l’operazione extraprofitti, con cui il Governo sta pensando di introdurre un’aliquota del 40% sul margine di interesse delle banche che hanno sede in Italia, per la precisione sulla quota che eccede del 5% il margine di interesse del 2022.
Ma il presidente di Confindustria ha colto l’occasione per parlare anche dei venti di recessione che stanno soffiando su Italia e Europa.
“Abbiamo necessità assoluta di investire per agganciare le transizioni ambientale, digitale, energetica. Abbiamo bisogno di una politica industriale sia nazionale sia europea che abbia grande attenzione per la manifattura. Lo diciamo in interesse dell'Italia e dell'Europa, perché senza manifattura non c’è Italia e non c’è Europa”, ha aggiunto.
La ricetta di Bonomi per essere competitivi sui mercati internazionali è basata sugli investimenti. “Se da inizio 2021 fino al primo trimestre 2022 gli investimenti italiani erano sopra la media del 3,5%, negli ultimi 5 trimestri siamo scesi allo 0,8%. E Questo ci deve far riflettere”, ha concluso.
Per approfondire, leggi "Cos’è la recessione: significato ed effetti".