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ISRAELE: A Pechino ministri arabi e musulmani sollecitano fine guerra Gaza

Pubblicato 20.11.2023, 11:24
© Reuters. Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi posa per una foto con il ministro degli Esteri saudita principe Faisal bin Farhan Al Saud, il vice primo ministro e ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi, il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry, il mi

(Reuters) - Il 7 ottobre Hamas ha sferrato un attacco contro Israele, a cui Tel Aviv ha risposto bombardando Gaza.

Di seguito gli aggiornamenti:

10,20 - I ministri arabi e musulmani hanno chiesto un immediato cessate il fuoco a Gaza in occasione della visita di una loro delegazione a Pechino alla prima tappa di un tour per sollecitare la fine delle ostilità e l'ingresso di aiuti umanitari nell'enclave palestinese sotto assedio.

La delegazione, che ha in agenda incontri con funzionari rappresentanti ognuno dei cinque membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, sta anche aumentando la pressione sull'Occidente perché respinga le giustificazioni di Israele per le azioni contro i palestinesi nel nome della legittima difesa.

I funzionari che incontreranno Wang Yi, ministro degli Affari esteri della Cina, provengono da Arabia Saudita, Giordania, Egitto, Indonesia, Palestina e dall'Organizzazione della cooperazione islamica, tra gli altri.

7,30 - Nonostante ieri siano proseguiti i combattimenti tra gli uomini armati di Hamas e le forze israeliane, che hanno cercato di spingersi all'interno del campo profughi più grande di Gaza, funzionari statunitensi e israeliani hanno detto che un accordo per liberare alcuni degli ostaggi trattenuti nell'enclave sotto assedio si sta avvicinando.

Circa 240 persone sono state prese in ostaggio il 7 ottobre durante l'attacco letale di Hamas oltre il confine, che ha spinto Israele a invadere il piccolo territorio palestinese per eliminare il gruppo islamista.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha detto ieri ai giornalisti di non essere nella posizione di dire quando gli ostaggi potrebbero essere liberati. "Voglio assicurarmi che siano liberi e poi ve lo dirò", ha detto all'arrivo a un evento in Virginia con il personale militare statunitense.

© Reuters. Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi posa per una foto con il ministro degli Esteri saudita principe Faisal bin Farhan Al Saud, il vice primo ministro e ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi, il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry, il ministro degli Esteri indonesiano Retno Marsudi, il ministro degli Esteri palestinese Riyad Al-Maliki e il segretario generale dell'Organizzazione della cooperazione islamica (Oic) Hissein Brahim Taha presso la Diaoyutai State Guesthouse a Pechino, Cina, 20 novembre 2023. REUTERS/Florence Lo/Pool

Sempre ieri il primo ministro del Qatar, lo sceicco Mohammed Bin Abdulrahman al-Thani, ha detto durante una conferenza stampa a Doha che i principali ostacoli a un accordo sono ora "di entità molto minore" e che rimangono principalmente problematiche "pratiche e logistiche".

Aggiornamenti venerdì 17 novembre

(Tradotto da redazione Danzica, editing redazione Milano/Roma)

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