Investing.com - Il dollaro statunitense scende al minimo di due mesi contro il cugino canadese questo giovedì, dopo la pubblicazione dei dati USA misti e nonostante il nuovo calo del prezzo del greggio.
Il cambio USD/CAD ha segnato 1,3606 nei primi scambi statunitensi, il minimo dal 10 dicembre; successivamente la coppia si è attestata a 1,3622, in calo dello 0,53%.
Supporto a 1,3528, il minimo del 10 dicembre e resistenza a 1,3861, il massimo di ieri.
Nel report del Dipartimento per il Lavoro USA si legge che il numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione nella settimana terminata il 20 febbraio è aumentato di 10.000 unità a 272.000 unità dal totale della settimana precedente di 262.000 unità.
Gli analisti avevano previsto un aumento di 8.000 unità a 270.000 la scorsa settimana.
Intanto il Dipartimento per il Commercio USA ha dichiarato che gli ordinativi di beni durevoli sono schizzati del 4,9% il mese scorso, contro le aspettative di un aumento del 2,5%.
Gli ordinativi di beni durevoli core, che escludono la categoria volatile del trasporto, hanno subito un’impennata dell1,8% a gennaio, ben al di sopra dello 0,2% previsto.
Il dollaro canadese, legato al greggio sembra non aver risentito del nuovo calo della materia prima.
I futures del greggio con consegna ad aprile si riavvicinano ai 31 dollari al barile dopo essere saliti sopra i 33 dollari all’inizio della settimana, dal momento che i dati settimanali che hanno mostrato che le scorte di greggio USA sono salite al massimo storico la scorsa settimana hanno alimentato i timori per l’eccesso di scorte globali.
Il loonie sale contro l’euro, con la coppia EUR/CAD giù dello 0,63% a 1,4990.
Nella zona euro, i dati di questa mattina hanno rivelato che l’indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,3% il mese scorso, in calo da una stima preliminare dello 0,4%. Su base mensile i prezzi al consumo sono scesi dell’1,4% il mese scorso, come previsto.
L’indice IPC core, che esclude i costi di alimenti, energia, alcol e tabacco, ha visto un incremento dell’1,0% a gennaio, in linea con le aspettative ed invariato rispetto alla stima iniziale.