Investing.com - Il prezzo dell’oro cancella gli iniziali guadagni questo giovedì, riavvicinandosi ai minimi da dicembre tra il dollaro forte e l’aumento del rendimento dei bond governativi USA che continuano a pesare sulla domanda di lingotti.
I future dell’oro con consegna a giugno sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange scendono di 3,50 dollari, o dello 0,27%, a 1.288,00 dollari l’oncia troy alle 04:20 ET (08:20 GMT), staccandosi dal massimo della notte di 1.293,70 dollari.
Il metallo prezioso è crollato al minimo di 1.285,70 dollari ieri, il minimo dal 27 dicembre.
L’oro ha segnato un tonfo poiché le aspettative di un aumento dei tassi di interesse USA hanno spinto il rendimento dei bond e il dollaro.
L’aumento del rendimento dei Buoni del Tesoro può indebolire l’oro che, come le altre materie prime, non offre un rendimento, mentre un dollaro forte rende il metallo prezioso, valutato in dollari, più costoso per i titolari di altre valute.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è stabile a 93,21, vicino al massimo di cinque mesi di mercoledì scorso di 93,52. L’indice è salito dello 0,93% finora questa settimana.
Il rendimento dei Buoni del Tesoro USA a 10 anni è schizzato al 3,117% stanotte, il massimo dal 2011. Il rendimento dei bond ha un andamento inverso rispetto al prezzo.
Il rendimento sta salendo da quando la Federal Reserve, in occasione del vertice di maggio, ha reso noto che l’inflazione si sta avvicinando all’obiettivo del 2%.
La Fed ha alzato i tassi a marzo e ha previsto altri due aumenti per quest’anno, sebbene molti investitori se ne aspettino tre.
Intanto, i future dell’argento con consegna a luglio sono pressoché invariati a 16,37 dollari l’oncia troy, mentre i future del platino con consegna a luglio si attestano a 889,20 dollari, stabili sulla giornata. I future del rame salgono dello 0,24% a 3,078 dollari la libbra.