Investing.com - Il dollaro tocca il minimo giornaliero contro il paniere delle valute questo lunedì, dopo i dati che hanno mostrato che gli ordinativi di beni durevoli USA sono scesi ancora a maggio, dati che hanno alimentato i dubbi circa la possibilità che la Federal Reserve alzi i tassi di interesse ancora una volta quest’anno.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,14% a 96,84 alle 08.47 ET, sulla scia del calo di venerdì quando ha segnato -0,37%.
Il Dipartimento per il Commercio ha reso noto che gli ordinativi di beni durevoli USA sono inaspettatamente crollati dell’1,1% a maggio, dopo il calo dello 0,9% di aprile, segnale che il settore manifatturiero sta perdendo lo slancio.
Il dollaro era già sotto pressione dopo gli ultimi report economici deludenti che fanno dubitare della possibilità che la Fed inasprisca la politica monetaria.
In occasione del vertice di inizio mese, la Fed ha alzato i tassi di interesse per la seconda volta quest’anno e ha confermato di voler effettuare un altro aumento nonostante le prospettive deboli sull’inflazione, ma gli investitori ritengono che il ritmo dell’inasprimento sarà più lento rispetto a quanto previsto dai policymaker.
La probabilità di un aumento dei tassi in occasione del vertice di settembre della Fed è pari a meno del 15%, secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com. La probabilità di un aumento a dicembre si aggira intorno al 35%.
Gli investitori attendono le dichiarazioni della Presidente della Fed Janet Yellen domani per avere maggiori informazioni sull’andamento dei tassi di interesse e sui piani della Fed per la riduzione del bilancio.
Intanto, il Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi interverrà questo lunedì e i suoi commenti saranno seguiti con attenzione per capire se la banca si sta avviando a ridimensionare il programma di stimolo.
Il dollaro riduce i guadagni contro lo yen, con la coppia USD/JPY a 111,38, staccandosi dal massimo intraday di 111,72.
L’euro sale al massimo di una settimana, con il cambio EUR/USD su dello 0,21% a 1,1217.
Anche la sterlina tocca il massimo di una settimana dopo che il Primo Ministro britannico Theresa May è riuscita ad ottenere un accordo con il Partito Unionista Democratico dell’Irlanda del Nord.
Il cambio GBP/USD segna il massimo di 1,2759 per poi attestarsi a 1,2737.