22 maggio (Reuters) - L'azionario dell'area Asia-Pacifico mette a segno in avvio di settimana il massimo incremento giornaliero da un mese, seguendo il modesto rialzo di Wall Street nonostante il dollaro sia sotto pressione per le turbolenze politiche a Washington che minano la fiducia nella politica economica Usa.
Con il presidente statunitense Donald Trump in missione tra Medio Oriente e Europa e nessun dato macro sensibile in vista, gli investitori puntano su una settimana di consolidamento.
L'indice MSCI, che non comprende Tokyo, sale di circa 0,9%. L'indice Nikkei sale dello 0,4%.
SHANGHAI in controtendenza lascia sul terreno circa mezzo punto per i rinnovati timori di un rallentamento dell'economia e di una stretta regolatoria per frenare i diffusi rischi finanziari. A risentirne in particolare il settore immobiliare, con l'indice in calo di circa l'1,4%.
Al contrario HONG KONG mette a segno il massimo da 22 mesi, nuovo record, in parte grazie al continuo afflusso di denaro proveniente dalla Cina continentale.
SIDNEY ha chiuso in rialzo dello 0,76%, spezzando una catena negativa di tre sedute, grazie al rialzo dei prezzi delle commodity, ai titoli bancari ed energetici.
TAIPEI guadagna mezzo punto con la moneta vicina ai massimi da tre settimane contro dollaro.
Bene anche SEUL a +0,6%. A brillare l'indice dei metalli che guadagna oltre il 3,5% sulle attese che un rialzo dei prezzi dell'acciaio si possa tradurre in maggiori profitti per le aziende.