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16 mld di dividendi e 17 mld di ricavi, ecco il nuovo piano UniCredit

Pubblicato 09.12.2021, 10:31
Aggiornato 09.12.2021, 11:17
© Reuters.
CRDI
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UBSG
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Di Alessandro Albano 

Investing.com - UniCredit (MI:CRDI) corre in Borsa dopo aver presentato il nuovo piano strategico 2022/2024, il primo dell'era Andrea Orcel, che si basa su semplificazione dell'organico, digitalizzazione e un ampio ritorno cash per gli investitori. 

"Con la nuova strategia otterremo rendimenti significativamente più elevati e in progressiva crescita per i nostri azionisti", commenta il Ceo Orcel, aggiungendo che il piano "non si limita al breve termine, ma ci prepara anche al successo e alla stabilità nel lungo periodo, oltre il 2024". 

"UniCredit Unlocked fissa gli imperativi strategici e gli obiettivi finanziari del nostro percorso verso una nuova stagione di crescita e creazione di valore", afferma l'Ad ex UBS Group (SIX:UBSG).

Dal punto di vista finanziario, la banca di Piazza Gae Aulenti prevede ricavi oltre i 17 miliardi di euro a fine piano, commissioni al 40% del ricavato e un utile netto superiore ai 4,5 miliardi, con una remunerazione degli azionisti "di almeno 16 miliardi totali" a fine 2024, in linea con "la generazione organica di capitale". 

In dettaglio, è prevista una distribuzione di 3,7 miliardi per l'anno corrente, composta da "un dividendo cash pari al 30 per cento circa dell'utile netto sottostante e riacquisti di azioni per la parte restante", mentre il dividendo 2022 è visto "in linea o superiore a quello del 2021, con un aumento a partire dal 2023". Il dividendo cash annuale per l'anno prossimo, spiega la banca nella nota diffusa, "è atteso al 35 per cento dell'utile netto e per gli anni successivi ad almeno il 35 per cento dell'utile netto con la parte restante in riacquisti di azioni".

Inoltre, è previsto un rafforzamento del CET1 ratio target al 12,5-13%, con 150 punti base di generazione organica media annua di capitale; rapporto tra esposizioni deteriorate lorde e totale crediti lordi[6] in miglioramento al 3,5 per cento circa e rapporto tra esposizioni deteriorate nette e totale crediti netti[7] stabile all'1,8 per cento circa nel 2024. 

Riorganizzazione 

I target finanziari verranno raggiunti attraverso uno "snellimento" della struttura societaria, "collegando 15 milioni di clienti e 87.000 dipendenti in un percorso unificato che abbraccia 13 banche e 4 macroaree geografiche in Europa - Italia, Germania, Europa centrale ed Europa orientale", sottolinea UniCredit (MI:CRDI) in nota. 

"La combinazione dei Paesi dove è presente l'istituto genera "un'opportunità di maggiore crescita e rendimento", con le quattro macroaree che "avranno il supporto di due fabbriche prodotto centralizzate, Corporate Solutions e Individual Solutions". 

Per quanto riguarda la prima "fabbrica", che comprende Client Risk Management, Advisory & Capital Markets, Specialised Lending e Transactions & Payments,  verranno generati più di 5 miliardi di ricavi nel 2021, puntando "ad un CAGR del 4 per cento nel 2021-2024, e a un RoAC in crescita al 17 per cento nel 2024 dal 13 per cento nel 2021, grazie a una crescita a basso assorbimento di capitale".

L'Individual Solutions, che includerà Life Insurance, Protection, Funds, Portfolio Management e Brokerage & Assets under Custody, porterà alla banca "poco più di 3 miliardi di ricavi nel 2021, con un obiettivo di CAGR del 5 per cento nel 2021-2024 e rendimenti sul capitale allocato molto elevati".

Digitalizzazione e sostenibilità

La digitalizzazione è "al centro della strategia", afferma la banca di Orcel, con l'obiettivo principale di "diventare una vera banca digitale". Questa trasformazione verrà finanziata con un aumento della spesa complessiva di 2,8 miliardi nel periodo 2022-2024 e 2.100 assunzioni nette nel Digital & Data, "per un totale di 3.600 nuove assunzioni nette, incluse le 1.500 nel business".

In termini di sostenibilità, è prevista una riduzione del 60 per cento delle emissioni di gas serra "con obiettivo Net Zero entro il 2030", a cui si lega un impegno nella realizzazione delle policy ESG globali anche "per garantire parità retributiva a parità di lavoro con un investimento di 100 milioni".

"Guidare la transizione alla sostenibilità è un elemento portante nel quadro del sostegno delle comunità verso il progresso. Nei prossimi tre anni abbiamo un target cumulato di 150mld di nuovi volumi ESG", ribadisce la banca nella nota. 

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