CAVAGLIA' (Biella) (Reuters) - A2A (MI:A2) ha come obiettivo di arrivare al 70% di raccolta differenziata in tutti i comuni dove la superutility lombarda opera e non esclude di chiudere i termovalorizzatori se ci sarà una tecnolgia alternativa.
E' quanto ha detto il presidente di A2A, Giovanni Valotti, nel presentare alla stampa l'impianto di Cavaglià, nel biellese, in grado di trattare 13 tipi di plastiche differenti ottenute dalla raccolta differenziata, e di avviarle al riciclo, per un ammontare fino a 45.000 tonnellate annue di materiale. Di fatto realizzando il processo di economia circolare.
"Abbiamo l'obiettivo di arrivare al 70% di raccolta differenziata in tutti i comuni in cui operiamo, a eccezione di Milano che essendo una grande città ormai si avvicina al 55% ed è comunque leader europea per percentuale di differenziata tra le metropoli", ha spiegato Valotti.
L'altro obiettivo è quello di "zero" discariche e "infatti mandiamo lo 0,1% dei rifiuti in discarica e poi tutto ciò che non è tecnicamente recuperabile convertiamo in energia/calore attraverso i termovalorizzatori. Noi non difendiamo neanche i termovalorizzatori come tecnologia, tant'è che se nel giro di 5 anni dovesse essere ritrovata una tecnologia alternativa in grado di sostituirli con qualcosa di più sostenibile chiuderemmo anche i termovalorizzatori", ha aggiunto il presidente di A2A.
L'AD, Valerio Camerano, ha infine ricordato che "nel nostro piano industriale al 2022 abbiamo previsto 600 milioni di investimenti in impianti dedicati alla circolar economy per il trattamento della plastica, dell'organico e dell'end of waste".
(Giancarlo Navach)
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