NASHVILLE - AllianceBernstein L.P. (NYSE: AB) ha registrato un solido secondo trimestre con utili che hanno superato le aspettative degli analisti, nonostante una leggera flessione del titolo dopo l'annuncio. La società di investimento globale ha annunciato un utile netto diluito rettificato di 0,71 dollari per unità, superando le stime degli analisti di 0,67 dollari. Anche il fatturato ha superato le previsioni, raggiungendo 1,03 miliardi di dollari contro il consenso di circa 808 milioni di dollari.
La performance dell'azienda riflette un aumento dell'1,9% dei ricavi netti rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, indicando una crescita costante. Tuttavia, il titolo ha subito un modesto calo del 2,3% dopo la pubblicazione dei risultati.
Il presidente e amministratore delegato di AB, Seth P. Bernstein, ha attribuito il successo del trimestre alla performance dell'azienda in mezzo a solidi guadagni del mercato azionario globale. "AB ha registrato una raccolta netta attiva di 1,3 miliardi di dollari, pari a una crescita organica attiva dell'1%", ha osservato Bernstein, sottolineando la resistenza della società di fronte ai continui deflussi azionari attivi. Bernstein ha inoltre sottolineato la crescita organica del 4% nel canale retail, trainata da una notevole crescita del 17% nei municipali e da una forte performance di investimento sia nelle azioni che nel reddito fisso.
L'utile operativo rettificato della società ha registrato un aumento del 15% rispetto all'anno precedente e il margine operativo rettificato è aumentato di 380 punti base, raggiungendo il 30,8%. Inoltre, il patrimonio gestito (AUM) della società è cresciuto dell'11,3% rispetto all'anno precedente (YoY), raggiungendo i 769,5 miliardi di dollari, grazie alla raccolta netta e alla performance positiva degli investimenti.
Guardando al futuro, Bernstein ha espresso ottimismo, citando i continui massimi dell'S&P 500 e il potenziale calo dei tassi d'interesse statunitensi nel corso dell'anno. "Sebbene la concentrazione del mercato rimanga un rischio, crea anche opportunità per i settori sottovalutati in cui le valutazioni possono migliorare", ha concluso.
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