Di Alessandro Albano
Investing.com - Amplifon (MI:AMPF) ha annunciato nuove linee guida strategiche e obiettivi finanziari per il triennio 2021- 2023, che hanno l'obiettivo di consolidare tutti i mercati in cui è presente la società degli apparecchi per l'udito.
Nel triennio, si legge nella nota diffusa, verrà posta particolare attenzione sugli Stati Uniti, il più grande mercato a livello mondiale, facendo leva sui business strategici come Miracle-Ear e Amplifon Hearing Health Care, con Australia e Cina che "rappresentano altre due importanti opportunità di crescita".
La recente acquisizione di Bay Audio ha permesso di consolidare il mercato australiano, spiega Amplifon, mentre in Cina "si continuerà a perseguire il percorso di crescita attraverso operazioni di M&A e joint venture con partner locali in nuove aree".
Obiettivi finanziari
La guidante 2021, rivista al rialzo già lo scorso giugno, prevede ricavi di 1,93 miliardi con margine EBITDA su base ricorrente di circa 24,8%, "dopo significativi investimenti nel business", mentre per 2022 e 2023, si prevede un aumento dei ricavi consolidati con CAGR high single digit "di gran lunga superiore alla crescita attesa del mercato".
Tale crescita sarà ben bilanciata tra le aree geografiche e trainata da un buon mix di crescita organica e acquisizioni, previste principalmente in Francia, Germania, Stati Uniti e Cina. Inoltre, la società stima il contributo di Bay Audio ai ricavi consolidati del gruppo nel 2023 nell’ordine dei 100 milioni di euro.
L'EBITDA margin è stimato "ad almeno" il 25,5% nel 2023, anche dopo" importanti investimenti nel business" e dopo "il significativo miglioramento che si prevede di raggiungere nel 2021".
L’utile netto per azione è previsto in continua crescita nel triennio, trainato dalla maggiore leva operativa, con flusso di cassa operativo al 2023 "di oltre 1,0 miliardo di euro".
La significativa generazione di cassa, spiega la società, consentirà di "finanziare pienamente gli investimenti previsti nel periodo" (pari a oltre 300 milioni di euro per Capex e circa 300 milioni di euro per acquisizioni), "riducendo ulteriormente la leva finanziaria del gruppo a circa 1,2x nel 2023", e "assicurando al un’adeguata flessibilità finanziaria".