PARIGI (Reuters) - Renault (PA:RENA) si aspetta che il diesel sparirà gradualmente dalla gran parte della sua gamma di auto in Europa per effetto della strategia di revisione dei costi della casa francese per rispettare gli standard ancora più stringenti sulle emissioni dopo lo scandalo Volkswagen (DE:VOWG).
Lo hanno detto a Reuters fonti vicine al gruppo rivelando le considerazioni emerse durante un meeting aziendale che si è tenuto prima della pausa estiva. Riunione che mostra come un anno dopo la vicenda Volkswagen i produttori stanno ancora cercando di valutarne le conseguenze a lungo termine rivedendo i piani strategici destinati a ridisegnare il futuro dell'industria automobilista nei prossimi anni.
Renault e la rivale domestica Peugeot hanno entrambi investito in modo massiccio sulla tecnologia diesel per far fronte alla crisi scatenata dallo scandalo emissioni. Tuttavia nell'incontro di luglio Thierry Bolloré, il direttore delegato alla competitività di Renault, ha detto che le prospettive per il diesel diventano più incerte, secondo quanto riferito da due fonti presenti al meeting.
"Ha detto che d'ora in avanti ci chiederemo se il diesel sopravviverà e che non avrebbe avuto questi dubbi ad inizio anno", dice una fonte.
"Norme più rigide e le metodologie per i test aumenteranno i costi di questa tecnologia, al punto che il diesel sta per uscire dal mercato", ha aggiunto la fonte riassumendo il discorso di Bolloré.
Un portavoce di Renault non ha voluto commentare commentare.
Nel segmento A, quello delle piccole utilitarie come la Twingo, la Peugeot 108 e Citroën C1, non sono più disponbili le versioni diesel, e quello B va nella stessa direzione.
La fascia superiore, quelle delle vetture compatte - Megane e Golf - potrebbero seguire l'esempio anche per effetto della riduzione dei consumi dei motori a benzina a iniezione diretta e del passaggio da quattro a tre cilindri.
Secondo le fonti, la Renault si aspetta che entro il 2020 non ci saranno più sul mercato le versioni diesel delle auto del segmento B e di alcuni modelli della fascia C.
(Laurence Frost, Gilles Guillaume)