MILANO (Reuters) - Prysmian (MI:PRY) archivia i primi nove mesi dell'anno con ricavi in calo, margini e utile in crescita.
I ricavi, si legge in un comunicato del produttore di cavi, sono scesi, a livello organico, dell'1,1%, a 5,865 miliardi.
L'ebitda adjusted è cresciuto del 3,3% a 545 milioni. L'ebit rettificato si è attestato a 438 milioni (+3,8%). L'utile netto ha registrato un aumento del 4,3%, a 196 milioni.
L'indebitamento finanziario netto al 30 settembre scorso era pari a 1,052 miliardi, rispetto a 1,017 miliardi di un anno prima e a un miliardo alla fine del primo semestre.
Prysmian conferma la guidance sull'ebitda adjusted a fine anno, che si attesterà nel range 710-750 milioni.
Secondo le stime di consensus, pubblicate sul sito dell'azienda e basate sulle indicazioni di nove broker, nei nove mesi gli analisti prevedevano vendite pari a 5,88 miliardi, un ebitda adjusted di 545 milioni, un ebit adjusted di 413 milioni e una posizione finanziaria netta di 1,018 miliardi.
Il titolo Prysmian ha reagito negativamente ai conti: attorno alle 16,10, infatti, perde l'1,73%, a 29,04 euro, dopo aver toccato un minimo di 28,91 euro.