Investing.com - I futures del rame oscillano tra lievi rialzi e ribassi questo martedì, dal momento che gli investitori attendono gli importanti dati economici statunitensi nel corso della giornata per avere ulteriori indicazioni sul futuro della politica monetaria USA.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures del rame con consegna a marzo sono scambiati a 3,347 dollari la libbra negli scambi europei del mattino, stabili sulla giornata. I prezzi Comex del rame sono rimasti in un range che va da 3.338 dollari la libbra a 3.351 dollari la libbra.
Il contratto di marzo ieri è salito dello 0,15% a 3.346 dollari la libbra. Supporto a 3,314 dollari la libbra, il minimo dal 13 gennaio e resistenza a 3,373 dollari la libbra, il massimo dal 13 gennaio.
Gli Stati Uniti oggi pubblicheranno inoltre i dati sulle vendite al dettaglio nonché i report sui prezzi delle importazioni sul livello delle scorte dei magazzini delle aziende. I traders recentemente hanno seguito da vicino i report statunitensi per avere indicazioni su un eventuale ulteriore ridimensionamento dello stimolo da parte della Federal Reserve.
I dati di venerdì hanno mostrato che l’economia statunitense ha creato 74.000 posti di lavoro a dicembre, il minor aumento dal gennaio 2011 e ben al di sotto del previsto aumento di 196.000 posti di lavoro.
Il tasso di disoccupazione è sceso al minimo degli ultimi cinque anni del 6,7% dal 7% di novembre, calo dovuto in parte alle persone che non fanno più parte della forza lavoro. Il tasso di partecipazione al lavoro è sceso al minimo di quasi 35 anni del 62,8%.
Nonostante i dati deludenti, il Presidente della Federal Reserve di Atlanta Dennis Lockhart ha dichiarato di essere favorevole ad un’ulteriore ridimensionamento del programma di stimolo oltre a quello già annunciato a dicembre. La banca centrale terrà il prossimo vertice il 28 e 29 gennaio per rivedere l’economia e valutare la politica monetaria.
Il programma di stimolo della Fed è considerato da molti investitori come un fattore determinante per la crescita del prezzo delle materie prime perché tende ad abbassare il valore del dollaro.
Sul Comex, l’oro con consegna a febbraio è in calo dello 0,2% a 1.248,30 dollari l’oncia troy, mentre l’argento con consegna a marzo è sceso dello 0,5% a 20,27 dollari l’oncia troy.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures del rame con consegna a marzo sono scambiati a 3,347 dollari la libbra negli scambi europei del mattino, stabili sulla giornata. I prezzi Comex del rame sono rimasti in un range che va da 3.338 dollari la libbra a 3.351 dollari la libbra.
Il contratto di marzo ieri è salito dello 0,15% a 3.346 dollari la libbra. Supporto a 3,314 dollari la libbra, il minimo dal 13 gennaio e resistenza a 3,373 dollari la libbra, il massimo dal 13 gennaio.
Gli Stati Uniti oggi pubblicheranno inoltre i dati sulle vendite al dettaglio nonché i report sui prezzi delle importazioni sul livello delle scorte dei magazzini delle aziende. I traders recentemente hanno seguito da vicino i report statunitensi per avere indicazioni su un eventuale ulteriore ridimensionamento dello stimolo da parte della Federal Reserve.
I dati di venerdì hanno mostrato che l’economia statunitense ha creato 74.000 posti di lavoro a dicembre, il minor aumento dal gennaio 2011 e ben al di sotto del previsto aumento di 196.000 posti di lavoro.
Il tasso di disoccupazione è sceso al minimo degli ultimi cinque anni del 6,7% dal 7% di novembre, calo dovuto in parte alle persone che non fanno più parte della forza lavoro. Il tasso di partecipazione al lavoro è sceso al minimo di quasi 35 anni del 62,8%.
Nonostante i dati deludenti, il Presidente della Federal Reserve di Atlanta Dennis Lockhart ha dichiarato di essere favorevole ad un’ulteriore ridimensionamento del programma di stimolo oltre a quello già annunciato a dicembre. La banca centrale terrà il prossimo vertice il 28 e 29 gennaio per rivedere l’economia e valutare la politica monetaria.
Il programma di stimolo della Fed è considerato da molti investitori come un fattore determinante per la crescita del prezzo delle materie prime perché tende ad abbassare il valore del dollaro.
Sul Comex, l’oro con consegna a febbraio è in calo dello 0,2% a 1.248,30 dollari l’oncia troy, mentre l’argento con consegna a marzo è sceso dello 0,5% a 20,27 dollari l’oncia troy.