Di Alessandro Albano
Investing.com - FTSE MIB positivo così come le Borse europee prima della lettura sull'inflazione Usa di questo pomeriggio, prevista al +6,2% a gennaio dal 6,5% di fine 2022 e al +0,4% dal -0,1% su base mensile.
Ma non tutti gli operatori sono convinti di un rallentamento: secondo Morgan Stanley (NYSE:MS), il dato potrebbe accelerare oltre le previsioni dando inizio "ad una nuova fase del mercato ribassista"; da Oanda scrivono che il recente calo ha portato "a una rivalutazione del tasso terminale", vanificato però dall'ultimo rapporto Nfp, per questo "una battuta d'arresto potrebbe essere un duro colpo e lasciare spazio ad almeno altri due rialzi, forse di più".
In generale, scrive Antonio Tognoli di Cfo Sim sul nostro sito, "se le stime dovessero essere confermate, gli USA passerebbero dalla deflazione (prezzi che scendono) a prezzi che riducono la dinamica di crescita (disinflazione). Non sarebbe ovviamente un bel segnale perché significherebbe che le attese di un rientro veloce dell’inflazione potrebbero subire un ritardo".
Pochi i movimenti da segnalare tra i titoli meneghini: Saipem (BIT:SPMI) scambia in leggero rialzo sul forte calo della vigilia che, secondo alcuni analisti, sarebbe da imputarsi alla vendita azionaria di alcune banche garanti che hanno partecipato all'ultimo aumento di capitale da 2 miliardi.
Positiva Telecom Italia (BIT:TLIT) in attesa del cda di oggi per l'approvazione dei conti e di nuovi sviluppi in ambito offerta per la NetCo.
Bene anche le banche, tra cui spiccano UniCredit (BIT:CRDI) e Monte dei Paschi (BIT:BMPS), mentre gli industriali viaggiano a due velocità con CNH (BIT:CNHI) positiva e Iveco in prese di profitto.
In verde Leonardo (BIT:LDOF) e Fincantieri (BIT:FCT) dopo i memorandum of understanding con alcuni player greci nell'ambito della collaborazione tra Italia e Grecia.
Denaro su Enel (BIT:ENEI) dopo l'emissione del sustainability-linked bond da 1,5 miliardi di euro che ha raccolto ordini per 4 miliardi di euro.
Tra le commodity, Brent e Wt in ribasso con TTF in Olanda sotto i 53 euro per MW/H, mentre l'EUR/USD è in rialzo a 1,076 in attesa del dato sull'inflazione Usa.
Gabriele Debach di eToro afferma sul nostro sito che "le ultime tre letture sono state in linea o perfino al di sotto delle previsioni del mercato, quindi una sorpresa negativa sull'inflazione questa settimana potrebbe essere accolta con una volatilità di mercato fuori misura. JPMorgan stime come una lettura in linea con le attese dovrebbe far generare un rialzo dall’1,5% al 2% sullo S&P 500, mentre una lettura migliore, inferiore al 6%, una crescita dal 2,5% al 3%. Eventuali pubblicazioni al rialzo dell’inflazione invece potrebbero spingere l’indice americano al ribasso dal 0,75% fino al 3%".
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