ROMA (Reuters) - Il momento delicato e straordinario richiede che le forze politiche definiscano con lungimiranza gli obiettivi senza ignorare le compatibilità finanziarie.
Ignazio Visco nelle sue Considerazioni Finali richiama al rischio gravissimo "di disperdere in poco tempo e con poche mosse il bene insostituibile della fiducia".
Il governatore della Banca d'Italia dice che "non vi sono scorciatoie" per ridurre il debito e avverte del rischio di mettere a repentaglio il risparmio che "trova corrispondenza diretta o indiretta, nei 2.300 miliardi del nostro debito pubblico".
Gli investitori, prima di tutto quelli stranieri, "reagirebbero fuggendo, cercando altrove riparo".
La crisi finanziaria che ne conseguirebbe, ammonisce il governatore, "farebbe fare al nostro paese molti passi indietro. Macchierebbe in modo indelebile la reputazione dell’Italia nel mondo".
Il monito giunge in una gionata di violento attacco dei mercati ai titoli italiani conseguente all'incertezza politica.
Oggi il presidente incaricato Carlo Cottarelli dovrebbe sciogliere la riserva e portare la lista dei ministri al Quirinale per un governo neutrale che riporti l'Italia al voto al più presto a settembre.
Lo spread con il Bund a 10 anni è balzato a 270 pb, più che raddoppiato da meno di due settimane fa. E il tasso del Btp a 2 anni, che misura il rischio più immediato, è vicinoa 2% da valori negativi sino a metà maggio.
Visco richiama poi al ruolo centrale dell'Italia all'interno dell'Unione Europea e avverte che "non ci può essere sviluppo nell'isolamento".
Il destino dell'Italia, dice il governatore "è quello dell'Europa" ed è importante "che la voce dell’Italia sia autorevole nei contesti dove si deciderà il futuro dell’Unione europea", menzionando ad esempio questioni di grande rilievo come la governance dell’Unione, il suo bilancio pluriennale, la revisione della regolamentazione finanziaria.