MILANO (Reuters) - Un consolidamento tra banche di medie dimensioni in Italia ha ancora un senso strategico per i rischi di un aumento dei costi in quanto le pressioni inflazionistiche si aggiungono a quelle di vecchia data sulla redditività derivanti dai bassi tassi di interesse.
È quanto si legge in un report di Fitch che menziona l'accordo recente siglato da Bper Banca (MI:EMII) per acquistare Banca Carige (MI:CRGI_old), ultima operazione in ordine di tempo tra banche medie che cercano di rimpinguare i magri profitti delle loro attività tradizionali.
L'operazione, neutrale dal punto di vista patrimoniale, ha rischi di esecuzione modesti, dice Fitch.
Il taglio dei costi è uno dei driver per la crescita non organica, soprattutto a causa delle pressioni inflazionistiche. Le banche di media dimensione hanno pochi margini per il taglio dei costi mentre attraverso aggregazioni con altri istituti possono generare buone opportunità di risparmio con la razionalizzazione delle funzioni interne e dei processi, la riduzione delle filiali e degli uffici e l'accesso a un funding meno caro.
Richiede invece più tempo l'ottenimento di ricavi più ampi e diversificati attraverso una maggiore presenza geografica e base clienti. Tuttavia nel medio termine un migliorato flusso di ricavi può essere un upside importante soprattutto se le banche hanno poche sovrapposizioni in termini di rete fisica e c'è spazio per la vendita di prodotti che generano commissioni, cosa che dovrebbe accadere per Bper-Carige.
(Gianluca Semeraro, editing Sabina Suzzi)