Di Mauro Speranza
Investing.com - “Banche italiane sempre ostaggio della politica”. Con questo titolo il Financial Times pubblica un articolo che analizza lo stato di salute degli istituti italiani, a seguito di alcuni incontri con il sottosegretario Giancarlo Giorgetti con gli investitori di Londra.
“La politica resta la principale minaccia per il comparto bancario italiano”, spiega il quotidiano, mentre sottolinea che negli “ultimi quattro anni il Paese, pressato dai regolatori europei, ha compiuto una pulizia complessiva del suo fragile settore".
Un “ultimo regalo” agli istituti italiani, prosegue il FT, sarebbe arrivato dalla Banca centrale europea, dopo che Mario Draghi ha annunciato l’ultima edizione del Tltro.
Secondo Tom Kinmonth, stratega di ABN Amro, questo terzo ciclo di operazioni di finanziamento a lungo termine mirate, appunto il Tltro, aiuta le banche italiane soprattutto perché i loro costi di finanziamento sono superiori ai prestiti a basso costo offerti dalla BCE, a differenza di molti rivali europei.
"Sostanzialmente, se il programma continuasse come indicato dalle condizioni della BCE, le banche italiane sono le uniche banche della zona euro a beneficiare sostanzialmente del programma TLTRO-3", ha detto.
Inoltre, prosegue il FT, anche la politica si è spesa per gli istituti. In quattro anni, 11 banche italiane sono state liquidate o salvate attraverso un'acquisizione o l'arrivo di un grande investitore. La più grande di queste, il Monte dei Paschi di Siena, all'epoca la terza banca italiana per patrimonio, rimane al 70% di proprietà dello Stato e i politici di Roma intendono mantenerla così a lungo termine, dicono i banchieri.
Tra le altre banche citate dall’articolo ci sono le banche veneto, vendute a Intesa Sanpaolo , Banco Bpm (MI:BAMI) e Banca Carige (MI:CRGI), in attesa di un acquirente dopo il decreto del Governo.
Restano i rischi provenienti dalla politica, con le banche che potrebbero essere danneggiate dall’instabilità, unita “ad una economia prevista scivolare in una recessione più profonda nella seconda metà dell’anno, possano di nuovo mettere sotto pressione le banche che detengono grandi quantità di debito pubblico italiano”.
Oggi a Piazza Affari
Nel frattempo, a Milano l’indice bancario FTSE Italia All Share Banks cresce dello 0,29%. Spicca illimity Bank (MI:ILTY) con un salto del 3,21%, seguita da mediobanca, Banca IFIS (MI:IF), Unipol (MI:UNPI) e Banca Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS), in crescita dell’1%.
Con la gran parte dei titoli in verde, flettono Bper Banca (MI:EMII), Banca Popolare di Sondrio (MI:BPSI), mentre restano intorno alla parità Unicredit (MI:CRDI), Banca Mediolanum (MI:BMED), doBank (MI:DOB), Ubi Banca (MI:UBI), Banco Bpm (MI:BAMI) e Intesa Sanpaolo (MI:ISP).