MILANO (Reuters) - Le banche italiane si posizionano al terzo posto in Europa, dopo Germania e Spagna, per riduzioni di organico dal 2008 a oggi nonostante il costo del lavoro per dipendente sia inferiore alla media del Vecchio Continente.
È quanto emerge dai dati cumulativi al 2017 delle principali banche internazionali, pubblicato dall'Area Studi Mediobanca e integrato per un campione più ristretto di 24 banche europee con i dati del 2018 e del primo trimestre 2019.
Dal 2008, anno del fallimento di Lehman Brothers, al 2018 le banche italiane hanno ridotto l'organico di circa 63.979 dipendenti (-18,9%) contro i 120.615 della Germania (-17,6%) e i 97.442 della Spagna (-35,2%). La media dei 27 paesi dell'Unione Europea (senza la Gran Bretagna) vede un calo di 470.001 dipendenti (-17%), secondo lo studio.
Il costo del lavoro per dipendente delle due più grandi banche italiane, Intesa Sanpaolo (MI:ISP) e UniCredit, è in media di 69.000 euro nel 2018 contro gli 84.000 euro della media europea.
Il dato europeo, si fa notare nello studio, è influenzato dall'elevato costo del lavoro delle due banche svizzere del campione, Ubs e Credit Suisse (SIX:CSGN), e di Deutsche Bank (DE:DBKGn) per le quali l'attività di investment banking pesa molto sul totale.
Lo spaccato delle banche italiane vede UniCredit in testa per riduzioni di organico a livello di gruppo con un calo, dal 2008 al 2018, del 45,3% (-79.660 dipendenti secondo i dati dell'Area Studi Mediobanca) dovuto anche alle numerose cessioni effettuate negli ultimi anni, come Pioneer Investments e Bank Pekao.
Secondo quanto riferito qualche giorno fa da fonti vicine alla situazione, UniCredit sta valutando, nell'ambito del piano 2020-23 che presenterà a dicembre, una riduzione di circa 10.000 dipendenti.
Seguono Banca Mps (-29,6% o -9.738 dipendenti) e Banco BPM (-25,9% o -7.644 dipendenti). Per quest'ultimo il dato del 2018 è paragonato al dato combinato di Banco Popolare e Banca Popolare di Milano del 2008.
In totale le prime otto banche italiane hanno ridotto gli organici del 29,8%.
Le banche italiane sono sul podio dietro Spagna e Germania anche per riduzione del numero di sportelli nel decennio 2008-2018. Meno 8.715 sportelli in Italia contro i -19.899 della Spagna e i -11.644 della Germania.
Migliora l'efficienza delle banche italiane: il dato medio di cost/income del 2018 riferito a Intesa e UniCredit è al 63,6% contro l'87,3% delle prime tre banche tedesche (Deutsche, Commerzbank (DE:CBKG) e DZ Bank) e il 77,7% delle due banche svizzere.
Per ciò che riguarda la redditività, il Roe delle banche europee è in media sotto la soglia del 9-10% utile per remunerare il costo del capitale. Intesa e UniCredit si posizionano nella prima metà della classifica, rispettivamente al nono (con l'8,1%) e al dodicesimo posto (7,5%).
(Gianluca Semeraro)