Gli analisti finanziari di Bank of America hanno dichiarato martedì che l'azione legale intrapresa dal Dipartimento di Giustizia contro Apple (NASDAQ:AAPL) potrebbe indicare una tendenza alla riduzione delle tariffe per le aziende che offrono abbonamenti tramite applicazioni.
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, insieme ai procuratori generali di 16 Stati e distretti, ha avviato una causa contro Apple. L'azienda è accusata di aver messo in atto pratiche monopolistiche e di aver limitato la concorrenza nel mercato degli smartphone, in particolare degli iPhone.
Questa azione legale fa parte di una serie di eventi recenti incentrati sulle politiche operative degli app store gestiti da Apple e Google.
Gli analisti di Bank of America hanno dichiarato di non essere certi che consentire alle app di funzionare su piattaforme diverse o permettere alle app rivali di accedere alla piattaforma di Apple possa effettivamente indurre gli utenti a cambiare servizio, una preoccupazione centrale nel dibattito sulla concorrenza. Hanno inoltre osservato che le tariffe applicate dagli app store concorrenti per gli abbonamenti sono spesso molto simili a quelle imposte da Apple.
"Ciononostante, considerando il continuo controllo delle politiche degli app store, è ipotizzabile che si possa assistere a nuove regolamentazioni sulle tariffe applicate dagli app store o sulle tariffe per i metodi di pagamento alternativi", hanno aggiunto gli analisti di Bank of America.
L'istituto finanziario prevede che un'eventuale riduzione di queste commissioni andrebbe a vantaggio di aziende come Match, Bumble e, in misura minore, Duolingo, migliorando i loro margini di profitto lordi e i loro guadagni.
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