Investing.com - I futures del greggio West Texas Intermediate sono in calo, vicini al minimo di oltre sei anni questo mercoledì, dopo i dati che hanno mostrato un aumento inaspettato delle scorte di greggio la scorsa settimana.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio USA con ad ottobre sono scesi di 90 centesimi o del 2,1%, a 42,22 dollari al barile, nella mattinata degli scambi USA. Prima del rilascio dei dati i prezzi erano intorno a 42,63 dollari.
Nel report settimanale dell’U.S. Energy Information Administration si legge che le scorte di greggio USA sono aumentate di 2,6 milioni di barili nella settimana terminata il 14 agosto.
Gli analisti avevano previsto un calo di 0,8 milioni, mentre l’American Petroleum Institute dichiarato che le scorte di greggio USA sono diminuite di 2,3 milioni di barili.
Le scorte a Cushing, Oklahoma, il principale hub di consegna del greggio Nymex, si sono ridotte di 326.000 barili la scorsa settimana, contro le aspettative di un calo di 51.000 barili nella settimana precedente.
Le scorte totali di greggio USA ammontano a 456,2 milioni di barili la scorsa settimana, vicino al minimo di quasi 80 anni per questo periodo dell’anno.
Il report ha mostrato inoltre che le scorte di benzina sono scese di 2,7 milioni di barili, mentre le scorte di prodotti raffinati sono aumentate di 0,6 milioni di barili.
Ieri i futures del greggio sulla borsa di New York hanno segnato 41,43 dollari, il minimo dal marzo 2009, poiché pesano i timori legati all’aumento della produzione statunitense di greggio.
L’agenzia di ricerche di settore Baker Hughes (NYSE:BHI) ha dichiarato che il numero degli impianti di trivellazione negli Stati Uniti è aumentato di due unità la scorsa settimana, a 672, segnando il terzo aumento settimanale consecutivo.
Attualmente sono operativi il 60% in meno di pozzi dal picco di ottobre di 1.609, tuttavia, il calo degli impianti si è sensibilmente ridotto nelle ultime settimane, alimentato i timori per un’impennata della produzione di petrolio di scisto USA nei prossimi mesi.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna ad ottobre è in calo di 45 centesimi o dello 0,91%, a 48,37 dollari al barile.
Ieri i futures Brent sono scesi a 48,25, il minimo dal 14 gennaio, per poi chiudere a 48,81 nella mattinata degli scambi europei, in salita di 7 centesimi o dello 0,14%.
La produzione globale di greggio supera ancora la domanda a causa della forte crescita nella produzione del petrolio di scisto negli Stati Uniti e della decisione presa lo scorso anno dall’OPEC di non ridurre la produzione.
Lo spread tra il Brent ed il greggio WTI è a quota 6,15 dollari al barile, contro il livello di 5,69 dollari alla chiusura di ieri.