MILANO (Reuters) - Piazza Affari peggiora nel pomeriggio, insieme agli altri listini europei, in scia all'apertura negativa di Wall Street appesantita dal comparto dei chip e dai cali dei titoli 'growth' megacap.
Dopo le titubanze della prima parte della seduta, gli investitori sembrano rompere gli indugi e passano con maggiore decisione ai realizzi dopo i guadagni della scorsa settimana, in attesa delle decisioni di politica monetaria della Fed mercoledì, cui seguiranno quelle della BoE e BoJ, rispettivamente giovedì e venerdì.
Alle 16,30 l'indice Ftse Mib cede lo l'1,2% circa, cercando di risalire dai minimi di seduta.
Sull'indice ha pesato stamani, anche se in maniera poco significativo, l'effetto stacco cedola di Eni (BIT:ENI) (acconto sul dividendo) e di Stm (EPA:STMPA).
Il paniere principale di Piazza Affari perde il sostengo dei bancari, il cui indice di settore flette dello 0,7%, in una seduta che sul fronte obbligazionario vede lo spread tra Btp e Bund decennali salire fino a 181 punti, nuovo massimo da inizio giugno.
Spicca in questo contesto l'andamento di Mps (BIT:BMPS). Il titolo dell'istituto senese, molto volatile sin dal primo pomeriggio, scambia in rialzo del 2% a 2,54 euro rientrando dal precedente balzo fino a oltre il 6%, accompagnato da un picco di volumi.
In assenza di altre notizie, nelle sale operative torna la speculazione su eventuali scenari di risiko bancario, dicono gli operatori. Stamani, Affari & Finanza del quotidiano La Repubblica ha delineato uno scenario secondo cui Unipol (BIT:UNPI), dopo la recente richiesta alla Vigilanza di salire al 20% di Pop Sondrio, punterebbe tramite la partecipata Bper (BIT:EMII) (+1,6%) prima ad integrare Sondrio (+0,8%) e poi puntare nel giro di tre anni ad aggiungere Mps o Banco Bpm (BIT:BAMI) (+1,5%) con l'obiettivo di creare il secondo operatore bancario in Italia.
Relativamente all'istituto senese un trader cita inoltre, l'ipotesi, citata sempre da Repubblica, secondo cui il Tesoro potrebbe chiedere una breve, ulteriore proroga, per fare emergere più valore alla banca. Ipotesi che l'operatore considera positivo, rispetto a quella precedente di procedere con una cessione di quote a tranches.
Nel resto del listino in calo le utility con A2A (BIT:A2) e Hera (BIT:HRA) in ribasso di oltre il 2% e, nel lusso, Moncler (BIT:MONC), vittima di prese di profitto dopo i consistenti rialzi delle ultime due sedute, in discesa del 3,5%.
Prosegue la debolezze di Stm in calo di quasi due punti percentuali in un contesto negativo dei tecnologici , oltre che per l'effetto dividendo.
(Andrea Mandalà, editing Stefano Bernabei)